Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Maggio 2013
 
   
  REGIONE TOSCANA: ‘THE STATE OF THE UNION’, ROSSI - “UN SOCIAL COMPACT PER LA NUOVA EUROPA”

 
   
   Firenze, 13 maggio 2013 - “Un Social compact per la nuova Europa”, è questa la richiesta che Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha rivolto al presidente della Commissione europea e ai partecipanti della conferenza internazionale ‘The State of the Union’, sul futuro dell’Unione europea, durante la sessione inaugurale che si è svolta il 9 maggio a Palazzo Vecchio a Firenze. Ecco il discorso integrale di Rossi a cui è seguito l’augurio di un proficuo lavoro durante il meeting. “Vorrei sottolineare il problema dei legami tra cittadinanza e istanze sociali. Dovremmo mettere in primo piano il problema crescente della disoccupazione, in particolare tra i giovani europei. Di recente il rapporto di Eurostat ha stabilito che 26,6 milioni di europei sono disoccupati (pari all’11% della popolazione dell’Unione). Il Commissario Andor ha detto che quasi 120 milioni di europei sono a rischio povertà e esclusione sociale (sei milioni in più dall’inizio della crisi), mentre la disoccupazione giovanile, pari al 22,4%,è il doppio di quella del resto della popolazione. Questi sono i risultati delle politiche di austerità, dei tagli ai bilanci pubblici e del patto di stabilità e crescita. Né gli Stati membri, né l’Europa nel suo insieme possono permettersi un tasso così elevato di disoccupazione. Non solo perché implica prestazioni economiche negative, ma anche per il generale abbassamento della qualità della vita e delle aspettative per il futuro. Se cresce il numero dei giovani europei che non hanno un lavoro (o che hanno rinunciato a cercarlo) e che non studiano, noi bruciamo le nostre speranze per il futuro. E ciò colpisce anche la qualità della cittadinanza. Dei giovani europei senza lavoro, meno consapevoli dei diritti individuali e collettivi, sono un fattore di indebolimento della democrazia. Noi invece abbiamo bisogno di cittadini attivi, che innovano e reinventano il futuro dell’Unione Europea. Per questo dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi e anche la fetta principale del bilancio dei Fondi per la coesione sociale per dare una risposta positiva ai problemi delle giovani generazioni di europei. E’ quanto stiamo facendo in Toscana. Discutere di cittadinanza oggi, qui in Europa, nell’occhio del ciclone, non può tralasciare l’agenda sociale.”  
   
 

<<BACK