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Notiziario Marketpress di
Lunedì 05 Marzo 2007 |
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UN PREZIOSO RESTAURO A BRERA FA EMERGERE UNA SCRITTA TRA LEONARDO ED UN SUO ALLIEVO
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Milano, 5 marzo 2007 - Il 6 marzo a Milano presso la Pinacoteca di Brera dalle ore 11. 30 alle 13 nella sala Xix , sarà presentato al pubblico, ai cittadini milanesi , alle autorità, un prezioso dipinto di Giovanni Agostino da Lodi , restaurato grazie ad una raccolta fondi, patrocinata dalle Past Presidenti del Lions Club Milano al Cenacolo Vinciano, Giuliana Bertone ed Elena Kellner. Si tratta dell’unico dipinto , firmato dall’artista Giovanni Agostino di Lodi, personalità eccentrica, che negli ultimi anni sta riscuotendo un vivo interesse nell’ambito della critica specializzata. L’opera era stata acquistata per la Pinacoteca di Brera dalla collezione Bazzero nel 1913 per volere di Francesco Malaguzzi Valeri. Il restauro è stato eseguito da Nuccia Chirici Comolli, con l’apporto delle analisi eseguite dall’esperto Gianluca Poldì. Il piccolo quadro , esposto a Brera, è intitolato Due Santi. E’ da datarsi alla fine dell’ultimo decennio del Quattrocento, subito dopo l’esecuzione del Cenacolo da parte di Leonardo da Vinci (1497) e fu eseguito a Venezia, dove l’artista di origine lodigiana soggiornò intorno all’anno 1500. La straordinarietà del dipinto consiste tra l’altro nel significato che esso acquista grazie alla scritta che è stata finalmente interpretata da Sandrina Bandera, della Soprintendenza Psae di Milano, curatrice del restauro. La scritta riporta in latino: " Il maestro non vietava minimamente che il giovane pittore lo superasse", così che il restauro permette di capire che l’opera è devoto omaggio di Giovanni Agostino al maestro Leonardo e di interpretare il soggetto rappresentato come "Il maestro e il giovane allievo", diversamente dalla lettura tradizionale, che vedeva nel pannello, benché non vi siano le aureole, la rappresentazione di San Pietro e di San Giovanni. Tra le caratteristiche del dipinto, emerse a seguito del restauro, si devono citare i valori di sfumato e di chiaro-scuro, derivati da Leonardo e destinati poi ad essere recuperati da Giorgione, la funzione del suo formato, che nonostante le sue ridotte dimensioni, è risultato essere un pannello autonomo, nato a se stante, non una predella, e la derivazione dei volti dai disegni preparatori di Leonardo per il Cenacolo. L’opera è infatti una commossa e precoce derivazione dall’affresco di Santa Maria delle Grazie, terminato nel 1497. Oltre al restauro è stata effettuata anche una ricerca scientifica e storica sul quadro da parte della Sovrintendenza di Brera , i cui risultati sono pubblicati su un libretto saggistico di accompagnamento al quadro, che sarà distribuito ai presenti al vernissage il 6 marzo a Milano. La scritta, che fa da nota dominante nel libretto, è la traduzione del motto riportato in oro , di mano dallo stesso Giovanni Agostino , sulla parte alta del pannello, che è stato possibile leggere ed interpretare solo grazie ed in occasione di questo importante restauro , voluto dal cuore di due Past-presidenti del Lions Club al Cenacolo Vinciano, che , per Milano, dedicano , sia nella loro Associazione che nella loro vita, passione ed impegno costante. E’ encomiabile che i Lions e la cittadinanza si affianchino nel valorizzare i tesori del patrimonio artistico italiano. Questo quadro è stato incluso , sia per qualità che per il suo rilievo storico-culturale, in una prossima mostra di rilievo nazionale, relativa al Durer , prevista alle Scuderie del Quirinale a marzo a Roma”. . |
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