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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Maggio 2013
 
   
  INSTALLATORI DI IMPIANTI A RISCHIO RICONOSCIMENTO, SIMONCINI SCRIVE AL MINISTRO

 
   
  Firenze, 14 maggio 2013 – Una proroga delle norme che stabiliscono i requisiti per gli installatori di impianti da fonti rinnovabili e modifiche che consentano, a quanti lavorano nel settore da anni ma senza titoli formali, di non essere esclusi dal mercato. La nuova disciplina introdotta dal decreto legislativo 28 del 2011, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo agosto, prevede che la qualifica di responsabile tecnico delle aziende di installazione possa essere conseguita solo in possesso di laurea, diploma o qualifica professionale. Manca invece il riferimento, presente nella normativa attuale, a quanti hanno lavorato per almeno 3 anni come operaio specializzato. A sollecitare una soluzione alla vicenda che rischia di escludere circa due terzi delle 40 mila imprese toscane attive nel settore dell’installazione di impianti da energie rinnovabili, è l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ha partecipato oggi ad un incontro promosso a Firenze da Cna Toscana. “E’ un settore che in Toscana riveste un’importanza crescente – afferma Simoncini – conta circa 120 mila addetti, di cui almeno 80 mila potrebbero veder messo a rischio il proprio posto di lavoro. Per questo, condividendo le preoccupazioni di Cna, ci siamo mossi, in accordo con le altre Regioni, per chiedere la proroga di un anno della normativa vigente e modifiche tali da supplire alla penalizzazione di tanti tecnici responsabili di imprese che, pur avendo maturato negli anni un’adeguata esperienza, per l’assenza di un’abilitazione formale non potrebbero nemmeno partecipare agli interventi formativi indispensabili per la prosecuzione dell’attività”. L’assessore ha sottolineato come l’idea di fondo di aumentare le garanzie nei confronti dei consumatori rispetto alla qualità ed alle competenze degli operatori sia sicuramente condivisibile. “Per le nuove attività la normativa introdotta dal decreto legislativo 28 è corretta – spiega – ma deve essere però trovata una soluzione, attraverso emendamenti che garantiscano a coloro che, pur non avendo diploma, laurea o qualifica professionale, da anni svolgono proficuamente un’attività la possibilità di partecipare ai corsi formativi per conseguire l’abilitazione formale”. L’assessore ha annunciato che scriverà al ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato per ribadire la richiesta di un intervento urgente sul decreto e che, come Regione Toscana, sosterrà le iniziative che i parlamentari presenti all’incontro hanno preannunciato.  
   
 

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