Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Maggio 2013
 
   
  PESCATORI: GIOVANI E AMANTI DELL´AZZARDO CERCASI

 
   
  A Slow Fish, un raggio di sole tocca uno dei settori produttivi più in sofferenza a livello mondiale. La piccola pesca, quella che utilizza metodi artigianali, fatta di rispetto per il mare prima che di avidità, di conoscenza profonda più che di uniformità superficiale. Il fermo della pesca, il costo del gasolio, la crisi economica queste e altre le insidie che negli ultimi decenni hanno ridosso all´osso la flotta italiana e determinato la crescita dell´età media dei pescatori. Ma qualcuno vede la luce anche in fondo al mare e viene a portare la propria testimonianza al pubblico del Porto Antico di Genova dove appassionati e turisti del week end stanno passando qualche ora tra degustazioni e momenti di approfondimento, pratiche di cucina e acquisti consapevoli. «Sono nipote d´arte ma per tanti anni mi sono rifiutato di uscire a pesca. Poi mi hanno convinto perché facevo il bagnino e d´inverno non avevo reddito», racconta Marco Bazzardi, pescatore di Noli. «La prima settimana è stata traumatica: avevo il rifiuto di toccare tutti quei pesci e poi che noia togliere i nodi alle reti! Poi pian piano è nata la passione e ho capito la cultura che fino ad allora avevo negato». Marco è il presidente della cooperativa pescatori di Noli e, anche grazie al suo temperamento trascinante, si sono avvicinati altri 2 ragazzi: «Se hai coraggio da vendere il tuo futuro è nella pesca: cosa c´è del resto di più rischioso che uscire in barca senza sapere quale sarà il risultato e quanto guadagnerai quella notte?». Il pesce è quello cosiddetto povero e le tecniche sono sostenibili per forza: bughe, zerri e cicciarelli (Presidio Slow Food) pescati con reti da posta o addirittura all´amo («avete mai provato voi l´emozione di prendere all´amo un totano?»). A Noli la strada del mare si impara da bambini: i figli dei nostri pescatori hanno già visto tutte le fasi a 9 anni, finiscono di studiare e si ritrovano con un mestiere in mano. Chiacchiera da esperto e piglio da imprenditore sono i segni particolari di Davide Petrini, presidente della cooperativa Il Pesce Pazzo di Varazze. E come si poteva mai chiamare l´attività di uno che 8 anni fa insieme alla moglie ha abbandonato il negozio di ottica di famiglia per seguire una strada data in perdita? La passione era nata già in giovane età: «A 16 anni mentre studiavo compravo la mia prima barca e avevo già la licenza di pescatore professionista. E poi ho girato il mondo con la pesca sportiva». La cooperativa oggi conta 20 soci la metà dei quali donne, età tra i 18 e i 26 anni e un incremento annuo che supera il 20%: «La strada è diversificarsi, non pesare così tanto sulle risorse del mare ma valorizzarle tutte, una ad una. E così all´attività di cattura abbiamo affiancato la trasformazione e il punto ristoro, la vendita e l´ittiturismo: solo così riusciamo a pagare tutti gli stipendi». Un mestiere quello del pescatore che ha bisogno prima di tutto che vengano rimossi gli ostacoli per essere una fonte di reddito e dare futuro ai giovani e al mare. Questo ci insegna Slow Fish. Leggi l´approfondimento sullo stesso tema di Ettore Ianì, presidente di Lega Pesca: http://goo.Gl/6srx4    
   
 

<<BACK