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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Maggio 2013
 
   
  ROMA, XXXIV CONGRESSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA ESTETICA (SIME) - LA BELLEZZA ‘APPESA AD UN FILO’

 
   
  I cosiddetti ‘fili’ stanno acquistando un’importanza crescente in medicina estetica: attraverso il loro inserimento sotto la pelle si ottiene un riposizionamento verso l’alto di tessuti che naturalmente tendono a ‘scendere’. Non è certo un concetto nuovo – risale ad almeno 15 anni fa – quando furono proposti dei fili in prolene (non riassorbibili!) dotati di piccoli ‘uncini’ contrapposti che permettevano un riposizionamento di cute e sottocute verso l’alto. L’intervento non ha mai preteso di sostituire il lifting, ma sicuramente otteneva un effetto di ‘tensione verso l’alto dei tessuti’ dove non c’è ancora l’indicazione per un lifting e un miglioramento dei risultati quando il lifting… c’è stato! Il problema dei fili, in passato, era legato soprattutto al fatto che non erano riassorbibili – e anche quelli permanenti non avevano un effetto ‘eterno’, anzi mai superiore ad un anno o due – e si rischiava di riempire il volto delle pazienti di fili per poi ottenere, alla lunga, un risultato modesto. Il grosso cambiamento c’è stato quando abbiamo iniziato ad utilizzare i fili riassorbibili – tipo quelli in acido polilattico utilizzati in chirurgia generale – dotati di piccoli uncini o, meglio, di piccoli coni che consentono un ancoraggio verso l’alto e un ‘riposizionamento’ dei tessuti. Tutto questo dà ottimi risultati, perché si ottiene una duplice azione: la prima è di ‘tirar su’ fisicamente, la seconda è di stimolare la produzione di collagene. E’ vero che si tratta di fili riassorbibili in 6-8 mesi, ma l’effetto dura anche fino a due anni, perché intorno al filo si crea una fibrosi che ‘continua’ l’effetto del filo anche una volta che si è riassorbito. Resta il fatto che dopo due anni non c’è più nulla, per cui si possono anche rimettere. Si può rifare più volte senza alcun problema, e soprattutto si tratta di una tecnica Non chirurgica: infatti si usano solo aghi! Altro concetto molto nuovo, importato dalla Corea ma che sta dando degli ottimi risultati, è una ‘biostimolazione’ con dei fili che non si agganciano da nessuna parte. Ricorda un poco il famoso remaillage che si faceva 30 anni fa, pensato in Francia, che consiste in una sorta di ‘rete’ di fili riassorbibili sotto la pelle, che determinano una contrazione che un vero e proprio ‘effetto lifting’. In questo caso si tratta di una stimolazione dovuta alla semplice presenza di questa rete di fili, che riassorbendosi stimolano la produzione di collagene e danno un ‘ricompattamento’ della pelle: associati, poi, a radiofrequenza o a biostimolazione possono garantire risultati più duraturi. La cosa più interessante di questi fili è l’assoluta mancanza di effetti collaterali o complicanze importanti  
   
 

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