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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Maggio 2013
 
   
  ROMA, XXXIV CONGRESSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA ESTETICA (SIME) - COSMETICI, COS’È ‘IN’ E COS’È ‘OUT’. STAMINALI E BELLEZZA. LÀ DOVE SERVE UNO STIMOLO VITALE CI SONO LE CELLULE STAMINALI: DAL CORDONE OMBELICALE DEL MONDO ANIMALE E DELL’UOMO, AL MONDO VEGETALE. INTERVENTO DELLA COSMETOLOGA CARLA SCESA

 
   
  “Una pelle più fresca e luminosa è il segnale visibile di un rinnovamento cellulare, contro i segni del tempo. E’ per questo che la cosmesi funzionale guarda con interesse alle cellule staminali, presenti nelle gemme, nelle giovani radici e nel “callo” che rimargina le ferite dei frutti. Oggi la ricerca cosmetologica studia le cellule staminali umane, per attivare quelle presenti nella nostra pelle e proteggerle dai danni del tempo e dagli insulti molecolari esterni, ma studia anche le cellule staminali isolate da piante di varia natura, coltivate e selezionate in laboratorio con tecniche biotecnologiche. Ma cosa sono esattamente le “staminali”? Sono cellule appena nate e perciò immature, non ancora specializzate a diventare cellule di uno specifico tessuto o organo vivente; sono ancora in formazione, lungo un percorso programmato dal Dna, il grande codice genetico della vita. Crescendo, le staminali si differenzieranno e daranno origine a una specie cellulare ben definita. Per il momento sono ancora potenziali attivatori di ogni tipologia di cellula e per questo vengono definite “totipotenti”: possono letteralmente diventare tutto. Cosa rende “totipotenti”, ovvero capaci di tutto, le cellule staminali? La loro forza è dovuta a vari fattori biochimici tra cui, nelle cellule vegetali, alcune importanti classi di sostanze, biocompatibili e facilmente assimilabili dalle cellule della pelle. Tra queste: fitosteroli, polisaccaridi, peptidi, aminoacidi e loro derivati, sali minerali e altre ancora. La cosmetologia ha avuto l’affascinante idea di utilizzare l’insieme di queste straordinarie sostanze per aiutare la pelle a rinnovarsi più rapidamente, accelerando i processi di crescita. Dalle staminali di numerose piante si ottengono infatti cocktail di principi attivi altamente specializzati, per fornire alle cellule dell’epidermide profonda quegli elementi vitali che ne stimolano il ringiovanimento e la protezione dai danni del tempo. E intanto i cosmetici sono sempre più venduti, nonostante la situazione di crisi internazionale. Il segreto di questo successo è da ricercare nella grande vitalità del settore che, puntando sull’innovazione e sulla ricerca applicata, riesce a offrire ai consumatori nuovi stimoli e importanti risultati nella lotta all’invecchiamento estetico. Tra i più recenti successi, si possono citare alcuni interessanti linee di ricerca quali la neuro-cosmesi e la cosmetologia “in & out”. In quest’ultimo caso si associano trattamenti “per os” e cosmetici per uso topico, ottenendo una azione integrata nel prevenire e trattare i più diffusi problemi estetici, stimolando l’auto riequilibrio delle funzioni cutanee. “La cosmetica è un capitolo fondamentale della Medicina Estetica – sottolinea il Presidente del congresso Sime Emanuele Bartoletti – I cosmetici rappresentano un ausilio insostituibile per il medico estetico ed è per questo che nella Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli, da me diretta, questa si concretizza in un percorso formativo completo che abbraccia tutti i 4 anni di corso. Usare un cosmetico individuato appositamente per il tipo di pelle esaminato può già di per sé essere una soluzione a molti inestetismi. Ma attenzione: ormai i cosmetici hanno raggiunto livelli di attività elevatissimi ed esiste un cosmetico per ogni singolo problema di ogni tipo di pelle. Lo studio diagnostico e medico-estetico della cute è, quindi, fondamentale per permettere al medico la prescrizione più adeguata. Direi che la prescrizione cosmetica può essere oggi paragonata alla prescrizione farmacologica”. Le etichette dei cosmetici: come imparare a leggerle. Controllare che vi siano: - Pao: è il pittogramma a forma di vasetto aperto indicante il numero di mesi di validità dopo la prima apertura, - Dermatologicamente o clinicamente testato, - Determinazione metalli pesanti (non obbligatoria). Possono creare confusione: - le scritte del tipo ‘non sperimentato sugli animali’; è ormai proibita la sperimentazione animale, queste scritte sono dunque soltanto un fatto di marketing; - non sempre chiari sono i ‘No’ circa l’assenza di alcuni componenti (es. No profumi, no conservanti); in alcuni casi un puro fatto di marketing o per seguire la moda del momento, talvolta non scientificamente convalidata. E’ importante verificare l’elenco degli ingredienti (difficile per un consumatore medio) per la ricerca di sostanze alle quali si sa di essere allergici (se diagnosticato da idonei test allergologici).”  
   
 

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