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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
 
   
  MALTEMPO E BUROCRAZIA IN AGRICOLTURA. VENETO: INTERVENIRE SU SCADENZE PRESENTAZIONE DOMANDE PREMIO UNICO

 
   
  Venezia - Il maltempo non tiene conto della burocrazia e le avverse condizioni di primavera possono avere effetti e comportare scelte imprenditoriali che superano i termini per presentare le domande di premio unico comunitario. Per questo l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ha scritto al Ministro delle politiche agricole Nunzia de Girolamo perché intervenga a Bruxelles affinchè per la campagna in corso venga posticipata la data ultima per presentare le richieste o venga eliminata la decurtazione dell’1 per cento del premio per ogni giorno lavorativo di ritardo. “La scadenza ordinaria è il 15 maggio – ha ricordato Manzato – mentre fino al 31 maggio è possibile modificare una domanda unica già registrata, aggiungendo a quest’ultima singole particelle agricole o singoli diritti all’aiuto ed effettuare modifiche riguardo all’uso del suolo o al regime di aiuto 2013, senza incorrere in alcuna riduzione del premio o sanzione. La presentazione di una domanda tardiva di aiuto iniziale o di modifica oltre i termini sopra indicati, comporta una riduzione pari all’1 per cento del premio per ogni giorno lavorativo di ritardo; sono fatti salvi i casi in cui il ritardo sia imputabile a cause di forza maggiore o a circostanze eccezionali per i quali non vengono applicate riduzioni. Oltre il 10 giugno le domande sono irricevibili. Fin qui sembra solo una questione di ordinaria burocrazia, ma le condizioni climatiche verificatesi negli ultimi mesi stanno creando non pochi problemi alla preparazione del terreno per la semina e alle stesse operazioni di semina, determinando incertezze sull’effettiva attuazione dei piani colturali già programmati. Proprio questa situazione può essere causa di ritardi nella presentazione delle domande iniziali o richiedere la presentazione di domande di modifica oltre il 31 maggio”. “Per ridurre o minimizzare il disagio creato dalle avverse condizioni climatiche almeno per la componente riconducibile agli aspetti burocratici – ha scritto Manzato al ministro – ritengo che la gestione del ritardo nella presentazione delle domande potrebbe essere definita in modo meno penalizzante per gli agricoltori. Le chiedo, quindi, di prendere in considerazione la possibilità di un intervento presso la Commissione inteso a disapplicare, per questa campagna, la penalità dell’1% o eventualmente di posticipare la data ultima per la presentazione della domanda unica come previsto al comma 3 paragrafo 2 dell’articolo 11 del regolamento (Ce) n. 1122/09 della Commissione, o in subordine, quella per la presentazione della domanda di modifica, prevista al 31 maggio, entro cui, quindi potrebbe essere integrata la domanda iniziale senza incorrere nella penalità dell’1%”.  
   
 

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