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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Maggio 2013
 
   
  LOMBARDIA.DATI AGRICOLTURA,ASSESSORE:TUTELA PRODOTTI DOC EXPO RIAFFERMI ORIGINALITÀ PRODUZIONI, STOP A CONTRAFFAZIONE

 
   
  Milano - Expo 2015 diventi l´occasione per rivendicare l´affermazione del prodotto originale sia italiano, sia lombardo sui mercati mondiali. Mercati che, da un lato, decretano il successo della nostra qualità, facendo crescere l´export, ma che, allo stesso tempo, vengono invasi da marchi, che nulla hanno a che vedere con le nostre produzioni tutelate. ´C´è un impegno preciso del presidente della Regione per introdurre nei contenuti di Expo il tema della riconoscibilità dei prodotti italiani´ ha ricordato oggi l´assessore regionale all´Agricoltura in occasione della presentazione dei dati del settore agricolo lombardo per il I trimestre dell´anno. ´Serve - ha ricordato lo stesso assessore - introdurre questo tema nei contenuti di Expo: la lotta alla contraffazione deve produrre risultati concreti, diventando così priorità riconosciuta da tutti i Paesi del mondo´. Contro Elusione Battaglia In Sede Ue - La lotta alla contraffazione è da condurre a livello di Unione europea, nell´affermazione di un principio di reciprocità a tutto vantaggio del ´made in Italy´ alimentare. L´elusione dei marchi vale sui mercati il doppio di quanto esportiamo con le nostre etichette: 60.000 miliardi contro 30.000. Tutto questo in un quadro, quello del comparto agricolo lombardo, che fa segnare performances non positive. ´Anzi - ha aggiunto l´assessore regionale - direi, preoccupanti, che dimostrano come la filiera agroalimentare lombarda soffra meno di altri comparti. Dobbiamo evitare che ciò si aggravi: soprattutto nel comparto dei suini e dei bovini da carne registriamo situazioni, per cui difficilmente gli imprenditori continueranno a tenere aperte le aziende´. Politica Comunitaria Deve Darci Una Mano - ´Occorre l´intervento soprattutto dell´Unione europea - è l´auspicio rinnovato anche in questa occasione dall´assessore regionale -, che ci dia una mano e capisca che le modifiche paventate alla Politica agricola comunitaria potrebbero essere letali per la nostra economia. Rispetto alle drammatiche contrazioni dei consumi del mercato interno, il dato delle vendite resta positivo grazie all´export. Occorre però impegnarsi, perché sui mercati mondiali non circolino prodotti che italiani non sono´. ´Daremo regole rigide - ha aggiunto il responsabile lombardo dell´Agricoltura -, ma sul tema dell´etichettatura e della tracciabilità la discussione si sposta sui banchi europei. La battaglia è lunga ma su questi punti non siamo disposti a mollare´. Il nuovo anno - emerge ancora dall´analisi trimestrale - si apre con la conferma della situazione di crisi che ha caratterizzato il settore agricolo regionale già durante tutto il 2012. Domanda Debole, Crisi Consumi, Margini Ridotti - La principale causa della crisi risiede nella redditività insufficiente delle imprese agricole per la continua crescita dei costi di produzione. I prezzi di vendita non compensano i rincari per la domanda molto debole favorita dalla riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Una persistente situazione di crisi, su cui hanno gravato ulteriormente le intense precipitazioni, che hanno danneggiato le produzioni orticole, florovivaistiche (afflitte da una debole domanda interna, sia pubblica che privata) e ritardato le operazioni di semina primaverili. Da segnalare il problema delle aflatossine, che ha colpito il settore maidicolo, rendendo impossibile la vendita di numerose partite di mais. Vino E Latte - Segnali positivi per alcuni settori sono giunti dall´andamento favorevole dei prezzi: buon risultato per il comparto vitivinicolo, che registra un aumento di fatturato, grazie al significativo incremento dei prezzi e alla crescita delle esportazioni, e un miglioramento per quello lattiero-caseario. Il comparto del latte evidenzia un migliore andamento rispetto agli ultimi trimestri, grazie alla stabilizzazione delle quotazioni del Grana Padano e al buon andamento del prezzo del latte spot (sfuso, in cisterna); rimane invece difficile la situazione di chi vende il latte alla stalla all´industria lattiero-casearia. Carni Bovine E Suine - Le carni bovine e suine evidenziano un significativo calo dei prezzi dopo il buon andamento del 2012: le quotazioni, comunque migliori rispetto ai livelli di un anno fa, consentono un aumento di fatturato ma non compensano l´aumento dei costi. Riso E Cereali - Il riso conferma una situazione di forte crisi, caratterizzata da prezzi in discesa e domanda debole, il mais assomma ai pessimi risultati produttivi dell´anno scorso un andamento cedevole delle quotazioni; il florovivaismo e gli ortaggi sono i settori in maggiore difficoltà, risentendo più degli altri comparti della debolezza della domanda e delle avverse condizioni meteorologiche. Analisi Dei Fatturati - Il dato sull´andamento del fatturato nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente mostra un sostanziale equilibrio tra le segnalazioni di aumento (21 per cento) rispetto a quelle di contrazione (22 per cento), mentre più della metà dichiara una situazione di stabilità (57 per cento). Le indicazioni di aumento di fatturato provengono soprattutto dal comparto vitivinicolo, dalle carni e dal latte, mentre prevalgono le dichiarazioni di diminuzione per gli ortaggi, il florovivaismo e i cereali. Peggiora La Redditività - Se il fatturato risulta quindi complessivamente invariato, peggiora invece ulteriormente la redditività, in sensibile calo rispetto al dato già negativo del trimestre precedente: solo il 12 per cento degli intervistati considera infatti positivo l´andamento degli affari, a fronte di un 35 per cento che lo giudica invece non soddisfacente. Florovivaismo e ortaggi dichiarano le performance peggiori, mentre i comparti vitivinicolo e suinicolo registrano i valori più elevati, con un indice nullo per il vino e leggermente positivo per le carni suine. Alimentare, Domanda Interna Sempre Bassa - Il livello della domanda di beni alimentari è sempre più depresso. Alleggerire il carrello della spesa significa anche preferire prodotti a basso costo, penalizzante per le migliori produzioni nazionali. L´indice sintetico è quindi negativo (-0,15) e in leggero peggioramento (-0,13 nel quarto trimestre 2012), con un valore più basso per i settori florovivaistico e orticolo, ma anche per quello suinicolo, sulla cui domanda incide negativamente la crisi dei macelli. Positive invece le valutazioni in merito alla domanda di vino e di latte, non tanto in termini assoluti quanto in relazione a un´offerta in discesa per entrambi i prodotti, sia per cali produttivi che, nel caso del latte, per minori importazioni dall´estero. L´occupazione - Nonostante la situazione di crisi, i livelli occupazionali registrano ancora una buona tenuta, sebbene per il secondo trimestre consecutivo si registri un indice leggermente negativo (-0,04) dovuto soprattutto ai comparti del florovivaismo e del vitivinicolo, caratterizzati da alta intensità di manodopera. La gran parte degli intervistati dichiara comunque una situazione di stabilità (91 per cento). Demografia Imprenditoriale - Prosegue la contrazione. Nel primo trimestre 2013, per la prima volta, si scende sotto il valore delle 50.000 imprese (-588 unità nel periodo), così come a livello nazionale si va sotto le 800.000 unità.  
   
 

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