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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Maggio 2013 |
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ARTICOLI DELLA CASA IN DISCESA, CONTRAFFAZIONE IN ASCESA NO
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Milano, 15 maggio 2013 – In occasione della conferenza stampa Macef di ieri, Fiac lancia l’allarme: il settore “Articoli casalinghi” continua a subire gli effetti di una lunga e difficile situazione di crisi. Il valore della produzione evidenzia una sensibile diminuzione (-5,6%) determinata principalmente da una contrazione del mercato interno. Le previsioni per il 2013 sono di sostanziale stabilità. “Il fenomeno della contraffazione, inteso nel nostro settore come violazione proprietà intellettuale e come non conformità alle normative in vigore, è sempre più massiccio e continua a corrodere fette di produzione manifatturiera nazionale - dichiara Andrea Barazzoni, Presidente Fiac - Si verificano giorno dopo giorno sempre più casi di distributori che non pongono la dovuta attenzione alla merce mettendo così in commercio prodotti esteri o non conformi e quindi potenzialmente dannosi alla sicurezza del cittadino, come nel recente caso degli utensili radioattivi scoperti al porto di Taranto. Chiedo alle Autorità di continuare a vigilare il mercato per impedire che a causa della contraffazione la salute degli italiani sia messa a rischio. Mangiare biologico in padelle non sicure è un puro controsenso. L’educazione in tavola parte dalla cucina, dalla scelta degli utensili che non devono mai rispondere alla logica del basso prezzo ma che necessitano di garanzie quali sono i marchi italiani ed europei. Senza contare che il settore perde occupazione giorno dopo giorno e gran parte di questo lo dobbiamo ai prodotti non conformi presenti sul mercato. Non risparmiamo sulla salute, mangiamo italiano!” L’occupazione 2012 risulta in calo (-2,6%). Il ricorso a strumenti quali la cassa integrazione, peraltro già sfruttata negli esercizi precedenti, ha messo al riparo da eventi più traumatici, ma la situazione resta nel complesso difficile e si prevede che nel corso del 2013 i livelli occupazionali resteranno sostanzialmente invariati (+0,3%). Alcune aziende riescono, grazie alle esportazioni, a mantenere un livello di fatturato sufficiente a garantire una competitività più che accettabile su diversi mercati. Nel complesso le esportazioni rivolte principalmente ai mercati europei risultano cresciute (+3,5%). Si prevede che possano crescere anche nel 2013 (+1,7%). La crisi di liquidità è un segnale forte di un mercato che non riesce a sopportare un calo dei consumi così marcato e così prolungato. Le aziende italiane, tuttavia, dimostrano la volontà di superare il difficile momento grazie anche ad investimenti specifici sul marchio e sull’innovazione, capisaldi dell’ingegno e della forza produttiva che il mondo ancora riconosce al settore. Il 2013 potrebbe essere un anno di ripresa, seppur lenta, e ci si augura che il settore, grazie alle solide basi sulle quali ha poggiato decenni di storia industriale, possa trovare le risorse per andare oltre. |
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