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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Maggio 2013
 
   
  LOMBARDIA.AFLATOSSINE,ASSESSORE: MAIS? IN FILIERA ALIMENTARE

 
   
   Milano - ´Il mais deve continuare a essere prodotto per consumo umano e animale. Quello che è prodotto per la filiera alimentare qui deve tornare. Cercheremo di trovare quelle modalità che ne possano migliorare la qualità. Il ricorso massiccio al biogas è l´ultima delle soluzioni: stiamo lavorando in questo senso e attendiamo dalla Direzione generale Sanità le risultanze sulla situazione attuale e sui possibili impieghi di questi prodotti. Nelle prossime settimane ci saranno novità importanti´. E´ quanto ha evidenziato l´assessore regionale all´Agricoltura, rispondendo, oggi, in Commissione consiliare, a un´interpellanza sul tema della contaminazione da aflatossine nel mais e sullo stato di attuazione dell´intesa di filiera mais a uso energetico, promossa in collaborazione con Veneto ed Emilia Romagna, con l´obiettivo che il prodotto non conforme non entri nella catena alimentare umana e zootecnica. ´Continuo a pensare - ha aggiunto l´assessore, ricordando che il dibattito di oggi si è svolto in un clima di confronto costruttivo e di sostanziale condivisione delle posizioni espresse - che, compatibilmente con il fatto che le aflatossine non creino problemi igienico-sanitari, il prodotto mais debba restare all´interno della filiera agroalimentare´. Obiettivi Dell´intesa Di Filiera - La collaborazione tra le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna - oltre che a favorire l´incontro di domanda e offerta - è finalizzata a favorire il recupero della maggior quota possibile di mais nazionale; a individuare una destinazione adeguata per il mais non idoneo all´impiego nell´alimentazione, quale l´utilizzo negli impianti di produzione di energia; ad assicurare elevati livelli qualitativi delle produzioni nazionali, a garanzia del benessere degli animali allevati e della tutela dei consumatori, attraverso l´applicazione di adeguate procedure di tracciabilità delle partite di mais non idonee all´alimentazione e l´intensificazione dell´attività di controllo. La possibilità di valorizzare a fini energetici tali frazioni incentiva gli operatori del settore maidicolo a mettere in atto ogni azione possibile di recupero di mais nazionale per gli usi tradizionali, considerata la scarsità della produzione di mais nel 2012.  
   
 

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