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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Maggio 2013
 
   
  CONSUMATORI PIÙ SICURI GRAZIE A UNA MAGGIORE COOPERAZIONE NELL’UE

 
   
   Bruxelles, 20 maggio 2013 - Nel 2012 gli Stati membri hanno adottato un totale di 2.278 misure contro i prodotti pericolosi diversi dagli alimenti e le hanno notificate tramite il sistema di informazione rapida (Rapex) dell’Ue. Un aumento del 26% rispetto alle notifiche del 2011 che può essere attribuito a un´intensificazione degli interventi da parte del Consumatori più sicuri grazie a una maggiore cooperazione nell’Ue Nel 2012 gli Stati membri hanno adottato un totale di 2.278 misure contro i prodotti pericolosi diversi dagli alimenti e le hanno notificate tramite il sistema di informazione rapida (Rapex) dell’Ue. Un aumento del 26% rispetto alle notifiche del 2011 che può essere attribuito a un´intensificazione degli interventi da parte delle autorità dei paesi dell´Ue. Rapex è il sistema d´informazione rapida tra gli Stati membri e la Commissione europea per i prodotti diversi da quelli alimentari. Il suo ruolo consiste nel diffondere rapidamente informazioni sui prodotti di consumo potenzialmente pericolosi, in modo da permettere di identificarli e ritirarli tempestivamente dal mercato europeo (ad esempio vestiti per bambini, prodotti tessili o apparecchiature elettriche che non soddisfano le norme di sicurezza). Tonio Borg, Commissario responsabile per la Salute e i consumatori, ha affermato: "Grazie a una cooperazione rafforzata all´interno dell´Ue il mercato interno è più sicuro per i consumatori. L´europa dimostra di saper tutelare sempre meglio i cittadini dai prodotti pericolosi non alimentari e il sistema Rapex è un elemento chiave di tutte le iniziative in questo settore. A giudicare dai risultati degli interventi della forza pubblica nel 2012 il grado di vigilanza è aumentato, ma si può migliorare ancora. Per questo motivo all´inizio dell’anno la Commissione ha presentato nuove proposte legislative sulla sicurezza dei prodotti e la vigilanza del mercato". Quali prodotti presentano rischi? Nel 2012 gli indumenti, i prodotti tessili e gli articoli di moda (34%), seguiti dai giocattoli (19%), sono state le principali categorie merceologiche interessate da interventi correttivi. Tra i rischi notificati più spesso vi erano il rischio chimico, il rischio di strangolamento e il rischio di lesioni. I rischi di lesioni e di strangolamento sono spesso riscontrati negli indumenti per bambini per via di tiranti e cordini, ad esempio nei costumi da bagno. Tra i prodotti che nel 2012 sono stati vietati nell´Ue: uno sbiancante per la pelle contenente idrochinone (il cui uso è vietato nei cosmetici e nei prodotti per l´igiene personale) e una bambola di plastica contenente dietilesilftalato (Dehp) a una concentrazione del 38,5% in peso, tanto da configurare un rischio chimico. Le imprese dovrebbero fare in modo che questi rischi, ormai noti, vengano evitati prima di iniziare la produzione. Da dove vengono i prodotti pericolosi? La Cina è ancora in testa ai paesi d´origine dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema d´informazione Rapex: l´anno scorso ben il 58% delle notifiche di prodotti che presentavano un grave rischio riguardava prodotti provenienti da questo paese. Per arginare il problema, l´Ue ha avviato una collaborazione bilaterale con la Cina finalizzata allo scambio di informazioni tra le autorità e a migliorare la comunicazione. L´ue e la Cina produrranno tra breve una serie di video destinati ai fabbricanti cinesi e agli importatori europei, contenenti informazioni sulla sicurezza dei prodotti. Rapex 2012 in cifre: 2 278 notifiche; 30 paesi partecipanti (Ue+norvegia, Islanda e Liechtenstein); 5 categorie di prodotti più frequentemente notificati nel 2012: 34% abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda; 19% giocattoli; 11% apparecchi e strumenti elettrici; 8% veicoli a motore; 4% cosmetici Notifiche in base al paese d´origine del prodotto: 58% Cina, Hong Kong compresa; 17% Ue-27 e paesi del See; 11% origine non nota; 14% altro. Nel 2012 l’Italia ha presentato 54 notifiche, il doppio rispetto all’anno precedente. Il nostro paese è risultato invece paese di origine di prodotti notificati in 49 casi, pari al 3% del totale.Le autorità dei paesi dell´Ue.  
   
 

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