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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Maggio 2013 |
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REGIONE TOSCANA: AEROPORTO E PARCO - IL TERRITORIO DICE ANCORA NO
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Firenze, 20 maggio 2013 - Perplessità e contrarietà sono state di nuovo espresse dai rappresentanti delle amministrazioni comunali e provinciali del territorio della Piana alla pista parallela convergente dell’aeroporto di Firenze. Sul tavolo, il 16 maggio, in commissione congiunta Territorio, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd) e Mobilità, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), la proposta di delibera per l’adozione dell’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. I rappresentanti dei territori di Firenze, Signa, Calenzano, Prato, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, chiamati in audizione, hanno espresso tutti i loro dubbi. “Siete stati chiamati – ha detto il presidente Mattei – per farci ascoltare le vostre opinioni sul tema della giacitura della pista, sulle questioni urbanistiche e sull’integrazione con il parco e per valutare l’eventuale necessità di approfondimenti a tutela della salute e dell’impatto ambientale”. “Si sta distruggendo una realtà storica dal punto di vista idraulico e ambientale – ha detto il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri – parlando delle conseguenze in seguito alla deviazione del Fosso reale”. Gestri ha elencato poi le problematiche per il polo scientifico, al quale si impedirebbe la possibilità di ampliamento e delle 20 mila persone coinvolte dall’impatto ambientale sul territorio. Un elenco di cosa si deve disfare per costruire la nuova pista aeroportuale è stato fatto dal sindaco di Sesto Gianni Gianassi: “Disfare la via dell’Osmannoro, il casello di Sesto, la prima e la seconda corsia autostradale, la cassa d’espansione del polo universitario e spostare le oasi. Cambierei il titolo alla delibera – ha detto – sostituirei ‘definizione’ del Parco della Piana con ‘distruzione’”. Gianassi ha ribadito la necessità di uno studio ex ante sull’impatto sanitario (Vis). Elisabetta Meucci, presidente della commissione urbanistica del Comune di Firenze si è soffermata sull’importanza del sistema infrastrutturale per la mobilità collettiva, ha parlato del proseguimento della linea due della tramvia fino a Campi e al polo scientifico. Paolo Pecile, assessore all’urbanistica del comune di Signa ha evidenziato l’inadeguatezza con cui si è affrontato un tema così importante e la mancanza di uno studio sui costi di realizzazione. “Un intervento che uccide il parco, che sparirà tagliato da una ferita” così il sindaco di Poggio a Caiano, Marco Martini, ha definito la pista parallela convergente. Di “imbroglio” ha parlato il sindaco di Campi, Adriano Chini che ha detto: “Si fa il parco e ci si mette dentro l’aeroporto, proprio nel cuore di sei città”. Chini ha chiesto anche uno studio sulle ricadute occupazionali attorno al nuovo aeroporto e su quelle attorno al parco. Di “incongruità della proposta del Pit con le previsioni urbanistiche del territorio” ha parlato il sindaco di Prato Maurizio Cenni che ha invitato a riflettere sullo “sviluppo sul risparmio e non solo sul consumo”. Cenni ha poi sottolineato la necessità di sviluppare Pisa come aeroporto di collegamento intercontinentale. Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze ha posto l’attenzione sul silenzio sul possibile sorvolo della città di Firenze e sulla mancanza di uno studio sulle ricadute economiche del potenziamento dell’aeroporto. “Il Pit sarà una decisione pesante – ha detto - e non pensiate che possa passare come acqua sul vetro”. Mercoledì 22 maggio sempre in commissione congiunta saranno ascoltati alle 10 i rappresentanti delle categorie economiche, delle associazioni ambientali e agricole; alle 12 i comitati. |
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