|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Maggio 2013 |
|
|
  |
|
|
ALLUVIONE IN VENETO. ZAIA: UNA CATASTROFE COME NEL 2010
|
|
|
 |
|
|
Venezia, 20 maggio 2010 -
“L’alluvione di questi
giorni è una calamità; un’altra catastrofe come quella del 2010, forse non
delle medesime dimensioni per quanto riguarda la superficie colpita, ma dal
punto di vista dell’avversità atmosferica assolutamente sì e anche peggio”. Non
ha dubbi il presidente del Veneto Luca Zaia, nel tracciare i contorni della
nuova tragedia che si è abbattuta sul Veneto ieri e che non è ancora terminata,
con precipitazioni eccezionali e anomale per la stagione.
“Un morto e un ferito,
disintegrate le spiagge, agricoltura in ginocchio – ha sintetizzato Zaia – 30
metri d’argine scomparsi, famiglie sfollate, e stiamo ancora monitorando le
frane, mentre attendiamo di vedere cosa accadrà oggi pomeriggio nel padovano,
dove sta arrivando la piena del Bacchiglione in contemporanea, diversamente dal
2010, con un Brenta anch’esso in piena e incapace di riceverne parte delle
acque. La provincia più colpita questa volta è stata Verona, con l’esondazione
a san Bonifacio, ma anche Vicenza ha subito danni molto alti. Abbiamo dovuto
scegliere di abbattere un argine per allagare campi invece che un centro
abitato”.
“Questa mattina abbiamo
stanziato un milione di euro per i primi interventi indifferibili e urgenti”,
ha annunciato Zaia, ma “è una goccia d’acqua in un mare in tempesta. Non abbiamo
formalmente firmato la richiesta di stato calamità, ma la Regione lo dichiara:
date la cosa per formalizzata, si tratta solo di censire i Comuni colpiti non
appena i sindaci potranno togliersi un momento gli stivali e preparare le
carte. Scriverò anche a tutti parlamentari, al Presidente del Consiglio, ai
portatori di interessi, per sensibilizzarli sulla situazione”.
“Ci servono poteri speciali
– ha detto ancora Zaia – e ci servono soldi. C’è necessità di un intervento
dall’alto, noi non ce la facciamo; e non ho intenzione di mettere nuove tasse
che peraltro abbiamo già pagato a Roma per 18 miliardi: che ce le restituisca.
Siamo sicuramente sopra il mezzo miliardo di euro di danni”. Anche il turismo
rischia di subire effetti pesantissimi: le mareggiate hanno portato via spiagge
e dai fiumi stanno arrivando detriti “che sono considerati rifiuti speciali”. I
bacini di laminazione che metteranno in sicurezza parte del Veneto, e
soprattutto Vicenza, sono in fase di appalto; “ma dobbiamo dare corso al piano di
interventi di salvaguardia di tutto il territorio per 2,7 miliardi”, mentre
“Roma scartoffia non riesce a ragionare a compartimenti in osmosi. Vi sembra
normale che opere che salvano la vita dei cittadini siano vincolate patto di
stabilità e non seguano procedura d’urgenza e ma iter che durano anni e anni,
quando va bene? Il commissario c’è già – ha concluso Zaia – basta dargli i
poteri che servono; ci sta bene la Corte dei Conti, ma dopo basta, ci lascino
via libera”.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|