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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
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TRENTINO LIBERO DALL´AMIANTO: GLI INTERVENTI DELLA PROVINCIA INDIVIDUATI FINORA 732 SITI. DAL 3 GIUGNO LE DOMANDE PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO PER LA RIMOZIONE E SMALTIMENTO
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Trento, 21 maggio 2013 - Dal
prossimo 3 giugno e fino al 31 luglio potranno essere presentate all´Apiae -
l´Agenzia provinciale incentivazione attività economiche - le domande per
accedere ai contributi per la rimozione con smaltimento delle coperture in
cemento amianto. Per accedere ai contributi (fino al 70 % della spesa ammessa)
è necessario un documento di classificazione, che viene rilasciato dall’Azienda
provinciale per i servizi sanitari di Trento dopo sopralluogo, che attesti
l’indice di degrado degli edifici.
Il "via" ai
contributi e la previsione di un fondo aggiuntivo così come previsto dalla Lp
15 maggio 2013 n., 9 rappresentano le ultime iniziative per liberare il
Trentino dall´amianto: innanzitutto la mappatura dei tetti in cemento amianto
presenti sul territorio; la già citata delibera con la quale sono stati
approvati i criteri per la concessione dei contributi, finanziati con un
apposito fondo; la rilevazione epidemiologica, infine la formazione degli
addetti e l´informazione al pubblico.
Mappatura -
La mappatura delle coperture
in cemento amianto presenti sul territorio è in corso. Si tratta di un processo
che si sviluppa in tre fasi: il censimento, i sopralluoghi tecnici,
l´assegnazione ad ogni sito di un "punteggio di rischio".
Censimento.
L´individuazione e georeferenziazione
delle coperture in amianto è stata effettuata in parte con tecnica
"Mivis" e in parte con sorvoli in elicottero; due tecniche che, a
causa della particolare e non uniforme conformazione del nostro territorio, non
bastano però da sole ad individuare e censire la totalità dei siti. Per
individuarli davvero tutti occorre la collaborazione dei Comuni, delle Comunità
e dei singoli cittadini.
Sopralluoghi tecnici.
Vengono fatti su tutte le
situazioni censite, con esame diretto di ogni copertura, al fine di valutare
innanzitutto se i siti individuati con Mivis o da elicottero corrispondono o
meno a coperture in cemento-amianto; se lo sono, stabilire il grado di
pericolosità della copertura, a definire il quale concorrono la grandezza della
superficie esposta, la vicinanza a centri abitati, a scuole o ospedali, lo
stato di degrado della copertura e la sua vetustà.
Da luglio a dicembre 2012 la
mappatura delle coperture in cemento-amianto si è concentrata nel distretto
sanitario Centro-sud del Trentino (Comunità della Vallagarina, Alto
Garda-ledro, Giudicarie-rendena), scelto come distretto sperimentale: 1.946
sopralluoghi mirati, per ognuno dei quali è stata compilata una scheda di
rilevamento dati che ha permesso la valutazione del rischio, il calcolo
dell’I.d. (Indice di degrado/pericolosità), la compilazione delle schede dati
da trasmettere all’Inail e al Ministero, la gestione informatizzata dei dati.
I sopralluoghi sono stati
svolti, con la supervisione del personale dell´Azienda provinciale per i servizi
sanitari, dalla Ditta Qsa Servizi (vincitrice dell’appalto sperimentale indetto
dall´Apss), attraverso tecnici laureati all’Università di Verona, sede di Ala,
in tecniche della prevenzione, e opportunamente formati sulla problematica
dell’amianto.
Con i 1.946 sopralluoghi
mirati sono stati indagati 1.713 siti in precedenza rilevati da Appa con
tecnica Mivis e 233 siti individuati ex novo nel corso dei lavori: 744
sopralluoghi sono stati svolti in Vallagarina, 659 nell’Alto Garda-ledro, 540
in Val Giudicarie-rendena, 3 in altre zone.
In 732 casi è stata
accertata la presenza attuale o pregressa di coperture in cemento-amianto: 366
in Vallagarina, 240 nell’Alto Garda-ledro, 123 in Val Giudicarie-rendena, 3 in
altre zone. Di esse, 105 sono risultate già bonificate. Dei 627 siti in cui
persiste amianto, 394 sono stati individuati con tecnica Mivis e 233 rilevati
ex novo nel corso dei sopralluoghi.
La mappatura procede ora con
il secondo appalto, che riguarda 2.203 sopralluoghi su siti già individuati nei
tre distretti sanitari della provincia non ancora mappati, Centro Nord, Est e
Ovest. Servono a controllare i 2.139 siti con possibile/probabile presenza di
amianto censiti da Appa in questi distretti con la tecnica Mivis, ed i 64 siti
individuati in aree di montagna con passaggi in elicottero.
Tale lavoro dovrebbe
concludersi entro metà estate 2014. L’appalto prevede, in aggiunta ai 2.203
sopralluoghi di cui sopra, la mappatura con relativi sopralluoghi di tutte le
coperture in cemento-amianto non ancora note, e quelle che nel frattempo
verranno segnalate su tutto il territorio provinciale, ivi compreso il
distretto sanitario Centro Sud.
A seguito
dell’aggiudicazione del secondo appalto, avranno luogo nei prossimi mesi i
corsi di formazione per il personale incaricato delle rilevazioni, al fine di
poter riprendere le operazioni di mappatura con le stesse modalità
precedentemente utilizzate.
Il punteggio di rischio. Ad
ogni copertura, in base ai dati raccolti con il censimento ed i sopralluoghi,
viene assegnato un punteggio di rischio, così da formare una graduatoria di
priorità di bonifica. Con il duplice scopo da una parte di dare ai Comuni gli
strumenti per poter intervenire secondo i tre gradi di pericolosità previsti
dalla Giunta provinciale (deliberazioni n. 3014/2011 e n. 775/2012): bonifica
urgente, bonifica meno urgente, controllo periodico; dall´altra di dare alla
Provincia lo strumento per indirizzare eventuali incentivi o contributi alla
bonifica delle realtà più pericolose e quindi più urgenti.
Contributi -
I contributi - previsti dal
Testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti
(approvato con D.p.g.p. 26 gennaio 1987 n. 1-41/Leg., come modificato dalla
Legge provinciale 3 aprile 2012 n. 5) - possono essere concessi a soggetti
pubblici e privati fino ad un massimo del 70% della spesa ritenuta ammissibile
per la rimozione e lo smaltimento di materiali contenenti amianto in edifici di
loro proprietà. Con deliberazione n. 767 del 19 aprile 2013 si sono
disciplinati i criteri e le modalità per la loro concessione (vedi allegato).
Le domande possono essere
presentate dal 3 giugno di ogni anno all’Apiae - l´Agenzia provinciale
incentivazione attività economiche. Per accedere ai contributi è necessario un
documento di classificazione che attesti l’indice di degrado degli edifici, con
punteggio, che viene rilasciato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari
di Trento previo sopralluogo:
- fino a 50 punti (nessuna
immediata bonifica ma obbligo di rivalutare il degrado ogni 3 anni) contributo
del 40 % se si procede alla rimozione;
- da 50 a 70 punti (bonifica
non urgente) contributo del 50 %;
- oltre i 70 punti (bonifica
urgente) contributo del 70 %.
La superficie minima da
bonificare non deve essere inferiore ai 10 metri quadrati, il limite massimo di
spesa ammessa al finanziamento è di 60.000 euro.
Il Fondo -
Esiste poi una seconda
possibilità per ottenere contributi, che è in via di definizione e che verrà
gestita direttamente dalle Comunità di Valle. L’articolo 1 della L.p. 15 maggio
2013 n. 9, ha previsto la costituzione di un fondo destinato alla concessione
di contributi per interventi sul patrimonio edilizio esistente, per interventi
su singole unità abitative costituenti l’abitazione principale ai fini Imu di
persone fisiche e per interventi sulle parti comuni di condomini, se almeno il
50 per cento delle unità abitative è destinato a residenza anagrafica dei
proprietari.
La legge in questione
prevede in particolare che il contributo sia concesso per interventi sulle
parti comuni di edifici composti da più unità abitative, relativamente a
interventi di riqualificazione strutturale secondo quanto previsto dalla
normativa statale per la sostituzione delle coperture in amianto su edifici
esistenti.
La norma ha la finalità
anticrisi, e cioè si pone come obiettivo la riattivazione del mercato
dell’edilizia compromesso dalle notevoli difficoltà di accesso al credito ed
agisce sostanzialmente attraverso due strumenti: il finanziamento immediato da
parte della Provincia in sostituzione delle agevolazioni fiscali previste dalle
norma statali e la possibilità di erogare il contributo provinciale anche su
preventivi di fattura, consentendo la riduzione fino al 50% del ricorso al
credito da parte del richiedente.
I contributi sono previsti
nella misura massima del 50 per cento della spesa ammessa che non può superare
l’importo di 100.000,00 euro, per gli interventi sulle singole unità abitative
e l’importo di 300.000,00 euro, sulle parti comuni degli edifici composti da
quattro o più unità abitative.
La disciplina fissa
ovviamente la non cumulabilità dei contributi in esame con altri contributi o
agevolazioni fiscali previste da leggi provinciali o nazionali e prescrive per
l’ammissione a contribuzione che la segnalazione certificata di inizio attività
o la comunicazione di inizio lavori degli interventi proposti sia stata
presentata dal primo marzo 2013, favorendo in tal modo la realizzazione di
lavori nuovi.
I contributi sono concessi
ed erogati dalle comunità sul cui territorio è collocato l’immobile oggetto
dell’intervento, secondo graduatorie formate per ciascuna comunità e distinte
per categorie di interventi, su singole unità abitative e su parti comuni di
condomini.
La legge demanda ad una
deliberazione della Giunta provinciale la disciplina attuativa dell’articolo
sulla base di criteri predefiniti e prevede la possibilità che la Giunta
provinciale provveda alla riassegnazione ad altre comunità di fondi già
ripartiti e non utilizzati.
Rilevazione Epidemiologica -
Esiste una rilevazione
epidemiologica dei tumori (mesotelioma) registrati in Provincia (dal 1995 al
2002 una media di 8 casi all’anno) ed è stato inoltre attivato un registro dei
mesoteliomi, con la funzione di indagare le cause di esposizione dei casi
riscontrati.
Formazione e Informazione -
I corsi per la formazione
della "task force anti-amianto", gli addetti alle attività di
rimozione, sono stati gestiti dall´Agenzia del lavoro e dalla Scuola
provinciale antincendi del Trentino. A gennaio si è conclusa la formazione di
20 operai, e a marzo quella dei 18 responsabili, abilitandoli pertanto
all´attività di rimozione, smaltimento e bonifica.
Grande importanza è data
infine all´informazione rivolta al pubblico: l´Azienda sanitaria ha attivato un
numero verde Urp predisponendo una serie di risposte alle domande ritenute più
frequenti; sul sito di Apss è stata inserita la modulistica per le richieste di
sopralluogo finalizzate all’attribuzione del punteggio e al rilascio del
documento di classificazione.
Con la deliberazione dei
criteri per la concessione dei contributi, la Giunta provinciale ha tra l´altro
incaricato l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento di garantire,
anche in collaborazione con gli Enti Locali, l’informazione ai proprietari di
immobili nei quali è stata rilevata la presenza di amianto, circa la sua
pericolosità, i rischi che comporta per la salute e le modalità per la bonifica
e per l’accesso alle misure di sostegno previste per la rimozione e lo
smaltimento dell’amianto.
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