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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Maggio 2013 |
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ACQUIFERI VULCANICI; UMBRIA A "IDROVULC2013": "RISORSA FONDAMENTALE PER APPROVVIGIONAMENTO IDRICO E ENERGIE ALTERNATIVE"
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Perugia, 21 maggio 2013. - "Gli acquiferi
vulcanici hanno un ruolo fondamentale nell´approvvigionamento idrico locale e
per il risparmio energetico": lo ha detto l´assessore regionale
all´ambiente, Silvano Rometti, intervenendo a "Idrovulc2013", il convegno
che, promosso da Regione Umbria e Università degli Studi Roma Tre, si è
aperto il 16 maggio Orvieto. L´incontro,
a cui hanno partecipato rappresentati delle Amministrazioni locali e degli Enti
gestori ed esponenti della comunità
scientifica e dei Centri di ricerca, è servito per affrontate le diverse
problematiche legate alle peculiarità qualitative degli acquiferi vulcanici e
delle acque sotterranee e al loto utilizzo e gestione.
A tale proposito Rometti ha ricordato le
difficoltà insorte nei territori di Castel Giorgio, Castel Viscardo,
Porano e Orvieto per l´utilizzo idropotabile delle risorse idriche dell´acquifero vulcanico vulsino che
presentano, per caratteristiche geologiche naturali, contenuti di arsenico prossimi ai limiti di
legge e che hanno richiesto un immediato intervento della Regione Umbria. Una
situazione - ha detto l´assessore -
che dal
2001 al 2007, in presenza di stagioni estremamente siccitose, ha portato
la Presidenza del Consiglio dei Ministri a dichiarare lo stato di emergenza con
due successivi Decreti. Da qui l´intervento della Giunta regionale che ha
assegnato all´Ati4 Umbria 7 milioni 875 mila euro per realizzare interventi
strutturali per l´installazione di sette impianti di potabilizzazione, l´eliminazione
di arsenico e alluminio, il completamento della rete acquedottistica e la
ricerca di nuove risorse qualitativamente migliori e quantitativamente
sufficienti ad assicurare il rifornimento idrico del sistema acquedottistico
Orvietano.
"In Umbria abbiamo puntato su una politica energetica che
valorizzi al massimo le fonti rinnovabili, con finanziamenti rilevanti e regole
certe per chi voglia investire nel settore - ha aggiunto. Per quanto riguarda le potenzialità
geotermiche e geotermali dell´Umbria Rometti ha annunciato che i primi
risultati di uno studio realizzato da
Regione Umbria, Università di Perugia e di Pisa delineano buone prospettive per
l´utilizzo di queste risorse sul territorio umbro. In particolare nel settore
occidentale della regione, indicativamente ad ovest del corso del Tevere, da
Città di Castello a Todi, e da Todi fino alla zona di Narni.
"Esistono infatti situazioni favorevoli
- ha spiegato Rometti, dettate dalla presenza di risorse geotermiche
significative accanto a consistenti
volumi di acqua. Interessante anche il settore geotermico a bassa entalpia, che
la Regione intende sviluppare, come forma alternativa ai metodi tradizionali di
climatizzazione e che promette ottimi risparmi e garanzie di affidabilità nel
tempo. La geotermia è dunque un settore
su cui investire per uno sviluppo ambientalmente compatibile nei settori
civili, industriali e turistici, come testimonia l´interesse di alcuni
operatori ad investire in Umbria. Alla Regione sono giunte due domande per il
rilascio del permesso di ricerca geotermico nella zona di Castel Giorgio, Orvieto, Castel Viscardo e
Allerona. E´ stata presentata una richiesta di permesso per Parrano, mentre per
la ex concessione relativa all´area Torre Alfina - Castel Giorgio - ha concluso
l´assessore - è in atto da parte del Ministero dello Sviluppo economico
l´istruttoria per l´attivazione di un impianto pilota".
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