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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Maggio 2013
 
   
  LAZIO, ANTICORRUZIONE: ZINGARETTI INVITA ASL A NOMINARE RESPONSABILE

 
   
  Roma, 21 maggio 2013 - In tutte le articolazioni del sistema sanitario regionale deve essere nominato tempestivamente il responsabile della prevenzione della corruzione cosi come previsto dalla legge nazionale n.6 del novembre 2012 che a sua volta recepisce quanto previsto dalla Convenzione Onu del 2003. E´ il testo della lettera inviata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e inviata a tutti i Direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere, Policlinici universitari, Ircss, Ares 118 e Istituto zooprofilattico per le regioni Lazio e Toscana. L´incarico dovrà essere affidato ad un dirigente apicale in servizio, scelto, preferibilmente, tra quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato e si configura come un incarico aggiuntivo rispetto alle funzioni già svolte. Non è previsto alcun compenso ulteriore, il lavoro svolto va remunerato, nel caso, con fondi relativi alla retribuzione di risultato. Il responsabile delle nuove competenze anticorruzione deve emanare un piano per la prevenzione operativo per evitare delitti contro la pubblica amministrazione e intervenire in ogni circostanza si verifichi un malfunzionamento dell´amministrazione a causa dell´uso a fini privati delle funzioni attribuite. I settori sottoposti a questa particolare sorveglianza sono quelli degli appalti, della concessione di sovvenzioni o contributi, ad associazioni e società, dell´attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, tra i compiti anche quello di accertare la regolarità dei concorsi e progressioni di carriera. Deve anche definire la effettiva rotazione degli incarichi negli uffici che si occupano delle attività più a rischio, oltre che provvedere alla formazione del personale. Fondamentale la stretta collaborazione con il responsabile della trasparenza, considerata elemento cardine per prevenire fenomeni corruttivi. Il programma per la trasparenza e per la prevenzione alla corruzione devono camminare di pari passo, una sinergia necessaria a ridurre quella sporta di "terra di nessuno" dove prolifera malasanità e malaffare.  
   
 

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