Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 21 Maggio 2013
 
   
  IL DIABETE. DIECI STORIE, CENTO BAMBINI, MILLE MAESTRE

 
   
  Torino, 21 maggio 2013 - Un libro-guida rivolto agli insegnanti per imparare a capire le esigenze di un bambino con diabete tra i banchi di scuola Le gite, le gare sportive, lo spuntino all’intervallo e le feste con i compagni di classe… La vita di un bambino tra i 6 e gli 11 anni è scandita da momenti che accomunano un’intera fascia d’età e che ruotano attorno a uno dei luoghi più importanti dell’infanzia: la scuola. Per un bambino affetto da diabete, però, ognuno di questi momenti richiede un’attenzione particolare: piccoli ma fondamentali accorgimenti che garantiscono il diritto a essere uguali anche se diversi. Per aiutare il mondo scolastico a capire le particolari esigenze di un alunno diabetico, la Clinica Pediatrica di Novara-dipartimento di Scienze Mediche dell’Università del Piemonte Orientale ha voluto raccogliere la voce di dieci piccoli pazienti e imprimerla in un libro-guida rivolto a tutti gli insegnanti: “Il diabete. Dieci storie, cento bambini, mille maestre”. Il volume ha ricevuto l’attenzione del Ministero della Salute ed è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e l’Ufficio scolastico provinciale di Novara e il sostegno di Sanofi Italia. In occasione del Salone internazionale del libro di Torino la Regione Piemonte ha voluto ospitarne la presentazione presso il proprio stand istituzionale. “In Piemonte ci sono 374 bambini tra i 6 e gli 11 anni affetti da diabete – sottolinea Roberto Cota, presidente Regione Piemonte – Come ogni loro coetaneo, la scuola è il luogo in cui trascorrono la maggior parte del proprio tempo e credo che questo libro sarà uno strumento prezioso per imparare a capirne le esigenze: diverse e al contempo uguali a quelle di tutti i bambini della loro stessa età”. “I bambini diabetici devono affrontare una serie di adempimenti quotidiani inusuali per la loro età, e quindi eccezionali, ma nell’essere come tutti gli altri sta la loro riuscita come alunni oggi e come uomini domani - sottolinea Francesco Cadario, autore del volume e responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia della Clinica Pediatrica di Novara – Quindi è compito di tutti coloro che hanno un ruolo “attorno” a questi bambini, genitori, insegnanti, compagni ed amici, aiutarli a ricostruire una normalità, che garantisca loro la qualità della vita che ogni bambino ha il diritto di avere”. “Sempre più spesso i docenti devono confrontarsi con situazioni legate a patologie e disturbi che possono compromettere il benessere a scuola degli studenti che ne soffrono, oltre che metterli di fronte ad emergenze non sempre facili da gestire – commenta Giuliana Pupazzoni, direttore generale Ufficio Scolastico Regionale Piemonte - Questi alunni richiedono un’attenzione particolare, che consenta loro di non essere discriminati e di vivere in maniera piena e soddisfacente le relazioni con gli insegnanti ed i compagni. Il volume qui presentato può essere utilizzato sia come guida per docenti e famiglie, sia come lettura delle storie in classe per favorire un approccio sereno al problema. Un’iniziativa che merita di essere diffusa come buona pratica in tutte le scuole!" “Il diabete non è un limite e non può rappresentare un elemento di differenziazione per i nostri bambini e ragazzi – sottolinea Ivan Persico, presidente Regionale Agd - Associazione giovani diabetici Piemonte e Vda - La correttezza dello stile di vita, un’alimentazione curata, la pratica regolare di attività sportiva: semplici indicazioni valide per tutti i bambini e ragazzi che crescono e che devono far parte delle linee guida di un sistema scolastico qualificato e pronto a formare futuri uomini e donne in grado di contribuire ad aumentare il benessere per l’intera collettività”. “Quale azienda responsabile poniamo le persone al centro del nostro impegno a 360 gradi per la salute - afferma Arturo Zanni, amministratore delegato di Sanofi Italia - Abbiamo sostenuto quest’iniziativa rivolta ai bambini con diabete e agli insegnati quale ulteriore tassello di questo impegno, che ci ha visto negli anni al fianco delle principali Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti per promuovere campagne di informazione, educative e di prevenzione del diabete, con l’intento di consentire una migliore gestione della patologia e una migliore qualità di vita per i pazienti.”. In Italia il diabete infantile colpisce circa un bambino su 3800 e vede una casistica in costante aumento (oltre il 3% all’anno). Si manifesta più frequentemente tra i 5 e i 10 anni, ma colpisce sempre più bambini in tenera età, già a partire dalle scuole materne. In Piemonte, attualmente, ci sono 308 casi di bambini tra i 6 e gli 11 anni affetti da diabete di tipo 1 (insulino-dipendente) e 66 casi di diabete di tipo 2 (non insulino-dipendente). A provocare questa malattia autoimmune è un aumento di zuccheri nel sangue che l’insulina, ormone prodotto dal pancreas, non riesce a riequilibrare. Si tratta di una malattia che permette comunque una vita normale a tutti gli effetti. La terapia sostitutiva è il cardine della cura e comporta la somministrazione di insulina sottocute. I Problemi A Scuola Di Un Bambino Con Diabete Alimentazione - Nello spuntino dell’intervallo a metà mattina alimenti come dolci e bevande zuccherate devono essere assunte con moderazione e (anche per i coetanei senza diabete) sarebbe opportuno limitarne l’uso, anche mediante interventi di educazione alimentare. Feste - Meglio festeggiare i compleanni in classe subito dopo il pranzo piuttosto che durante l’intervallo della mattina (comporterebbe “solo” un aumento della dose d’insulina), ma l’ideale sarebbe festeggiare tutti gli alunni che compiono gli anni nello stesso mese in un’unica occasione. Gare e saggi - Il diabete non è un limite a praticare sport, neppure a livello agonistico, ma se non adeguatamente gestito può essere causa di ipoglicemia (legata al consumo muscolare di glucosio) o di iperglicemia (legata a stress ed emozioni). È sufficiente concordare con i medici le opportune modifiche della terapia, sia in termini di riduzione di insulina che di aumento di carboidrati nella dieta. Gite scolastiche - Non c’è ragione per cui un allievo con diabete non possa partecipare a una gita, è però importante, anche in questo caso, concordare con il medico curante le opportune variazioni della terapia e dell’alimentazione. La gestione della cura durante la gita (come a scuola) può essere affidata a un familiare o uno specifico insegnante, individuato nel rispetto delle Linee Guida ministeriali Moratti-storace.  
   
 

<<BACK