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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Maggio 2013
 
   
  ANGELINA JOLIE: DOPPIA MASTECTOMIA PER SCONGIURARE IL RISCHIO DI TUMORE AL SENO. SECONDO IL CHIRURGO PLASTICO ALBERTO CAPONE SI TRATTA DI UN INTERVENTO DRASTICO POSSIBILE SOLO A SEGUITO DI SPECIFICI TEST GENETICI

 
   
  E’ trapelata solo nei giorni scorsi la notizia che l’attrice americana Angelina Jolie, come da lei stessa rivelato in un’intervista rilasciata al New York Times, si è sottoposta a un intervento di doppia mastectomia per rimuovere totalmente entrambe le ghiandole mammarie e ridurre così drasticamente il rischio di tumore al seno. L’attrice, infatti, ha dichiarato di essere portatrice di un gene ‘difettoso’, lo stesso che ha portato la madre a morire prematuramente per un tumore alle ovaie, motivando così questa scelta estrema. “La comunità scientifica è divisa sull’opportunità di effettuare questo genere di interventi, che in ogni caso vengono riservati esclusivamente a soggetti selezionati, sulla base di test genetici che confermino l’elevata percentuale di rischio”, spiega in merito Alberto Capone, chirurgo plastico specializzato in ricostruzione mammaria post tumorale. “L’intervento di mastectomia sottocutanea, questa la definizione esatta, avviene attraverso un’incisione ridotta, grazie alla quale è possibile asportare interamente la ghiandola mammaria. Successivamente vengono impiantate delle protesi, che, naturalmente, verranno posizionate sotto il muscolo - prosegue il dottor Capone - L’effetto è del tutto naturale, come per un normale intervento di mastoplastica additiva, e le cicatrici sono ridotte”. Si tratta di un’operazione risolutiva, ma, come sottolineato, possibile in pochissimi e selezionati casi: “Nessun medico può consigliare o meno di intervenire così drasticamente, solo i test genetici possono orientare una decisione in questo senso”. Una volta rimossa la ghiandola mammaria si azzera quindi il rischio di tumore? “Con l’asportazione della ghiandola il tumore non ha la possibilità di riformarsi. Quest’ipotesi può verificarsi solo nel caso in cui la ghiandola mammaria non sia stata, erroneamente, asportata per intero”, conclude Capone. Il dr. Alberto Capone è specializzato in chirurgia plastica e ricostruttiva e opera fra Milano e Roma. Dal novembre 2009 al dicembre 2012 ha ricoperto l’incarico di Responsabile Ss di chirurgia plastica presso l´Azienda di rilievo nazionale S. Giovanni di Dio e Ruggi d´Aragona di Salerno, ove si è occupato di ricostruzioni mammarie dopo cancro, tumori del volto e malformazioni. Il dr. Alberto Capone è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di relazioni ai convegni nazionali ed internazionali di Chirurgia Plastica. E’ socio Aicpe e iscritto all’Ordine dei Medici di Salerno  
   
 

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