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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Maggio 2013
 
   
  IN VENETO DIVENTERANNO MENSILI I CONTRIBUTI PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE A DOMICILIO

 
   
  Venezia, 22 maggio 2013 - A partire dal 2014 gli assegni di cura, che attualmente vengono versati dalla Regione in un’unica soluzione annuale per le cure domiciliari alle persone non autosufficienti, si chiameranno Impegnative di Cura Domiciliare (Icd) e, una volta verificato il diritto di ciascun soggetto alla prestazione, i relativi importi saranno versati con cadenza mensile. “Tutti i cittadini che ne avranno diritto, riceveranno ogni mese quanto gli spetta”: lo ha detto l’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto insieme al presidente della Regione Luca Zaia, in occasione del consueto incontro con la stampa al termine della seduta di giunta. “E’ un atto di grandissima civiltà - ha commentato lo stesso Zaia – per arrivare al quale la Regione ha svolto un lavoro immane”. Il provvedimento è attualmente all’esame della competente commissione consiliare per a l’acquisizione del parere. Nel frattempo la Regione sta mettendo a punto il sistema informatico che consentirà di gestire in proprio la residenzialità extraospedaliera. “L’obiettivo di questo provvedimento – ha spiegato l’assessore – è di superare la differenziazione del regime esistente tra i soggetti non autosufficienti ricoverati nelle strutture socio-sanitarie e quelli che con le stesse patologie vengono assistiti a domicilio”. Nella sostanza, Sernagiotto ha detto che queste, che erano considerate prima come prestazioni extra Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), entrano invece come interventi compresi nel paniere della domiciliarità in ambito socio-sanitario e assumono la denominazione di Impegnativa di Cura Domiciliare. L’icd sarà strutturata in diverse categorie. Sulla base delle risorse messe a riparto annualmente, sarà definito il numero di impegnative per ciascuna Ulss. “Otterremo così un effetto di semplificazione – ha affermato Sernagiotto – che consentirà di poter erogare con celerità l’Icd sotto forma di contributo economico, senza dover attendere il conteggio semestrale delle domande per dividere la disponibilità fra gli aventi diritto”. “Siamo l’unica Regione in Italia ad aver intrapreso questa strada – ha concluso Sernagiotto – e l’abbiamo già presentata a Roma alle altre Regioni che la stanno apprezzando. E’ il superamento del principio che l’assistenza per chi è ricoverato in strutture è di carattere sanitario e per chi è a casa non lo è. Una volta riconosciuto il diritto, ogni mese arriverà il contributo per l’assistenza a domicilio, anche con il supporto di assistenti familiari, impropriamente chiamate badanti”  
   
 

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