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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Maggio 2013 |
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PORTI EUROPEI: UN GATEWAY DI VITALE IMPORTANZA PER IL RESTO DEL MONDO
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Bruxelles, 27 maggio 2013 - L’intervento di Siim Kallas Vice-presidente della Commissione europea: “ Buon pomeriggio, Oggi voglio parlarvi di porti marittimi. 3,7 miliardi di tonnellate di merci passano attraverso i porti europei ogni anno. Essi sono un gateway vitale per il resto del mondo. Ma le operazioni portuali sono complesse - le merci devono essere caricati e scaricati, un pilota deve guidare la nave dentro e fuori del porto. Un ormeggio deve essere trovato. E le formalità doganali debbono essere osservate. E dopo tutto questo, le merci devono fare il loro proseguimento del viaggio per ferrovia o su strada o per via navigabile. Un piccolo numero di nostri porti sono molto bravo in questo. Infatti la top 3 di loro - Rotterdam, Anversa e Amburgo - gestire il 20% di tutti i beni. Tuttavia, questo presenta gli operatori del trasporto a importanti sfide. Sempre più navi che passano per le porte più performanti. La congestione si accumula sulle strade circostanti. E le altre porte sono sottoutilizzate. Imbarcazioni oceaniche fanno più lunghe e viaggi più inefficienti per trovare i servizi migliori. Le compagnie di navigazione in Europa non possono sviluppare nuovi collegamenti marittimi a corto raggio in cui un ritorno veloce ad entrambe le estremità è così importante. In cima a tutto questo, commercio marittimo sta crescendo molto velocemente - una crescita del 50% è previsto entro il 2030. E la natura del commercio sta cambiando. La nuova generazione di navi portacontainer può trasportare fino a 18.000 contenitori. Immessi sul camion, avrebbero tratto in un´unica linea da Rotterdam a Parigi! Porti europei devono adattarsi. Di fronte a queste sfide hanno bisogno di: diventare più efficiente e attrarre nuovi investimenti. La crescita del traffico potrebbe creare più di 70.000 posti di lavoro diretti nei porti entro il 2030. Ma non fare nulla avrebbe messo a rischio questi posti di lavoro. Sarebbe un´occasione persa per sviluppare nuovi collegamenti marittimi. Si creerebbe ulteriore congestione sulle strade e sarebbe costato più di 10 miliardi di euro per il nostro settore dei trasporti da allora. Ecco perché stiamo facendo nuove proposte oggi. Ci rivolgiamo a poco più di 300 principali porti marittimi europei. Tra di loro rappresentano il 96% di tutto il trasporto merci internazionale e intra-Ue. Noi proponiamo: più attenzione al cliente - con il comitato consultivo di un nuovo degli utenti; maggiore libertà per le porte per impostare accuse, combinate con una maggiore obbligo di trasparenza cui è coinvolto denaro pubblico; nuove procedure trasparenti e aperte a selezionare i prestatori di servizi portuali; il sostegno finanziario della ´collegare l´Europa´ per i progetti portuali che migliorano i collegamenti in poi con ferrovia, vie navigabili interne e su strada; e di migliorare il dialogo con le parti sociali - anche se una nuova struttura dei comitati. Vogliamo aiutare i nostri porti di muoversi nel 21 ° secolo. In questo modo essi possono fornire un servizio migliore per l´industria europea e l´economia europea. |
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