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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Maggio 2013
 
   
  VENDOLA AL MIGRAMED MEETING DELLA CARITAS: "DIGNITÀ E DIRITTI SENZA ECCEZIONI"

 
   
  Otranto, 23 maggio 2013 - “Nei tempi dell’intolleranza la Caritas è come una lampadina tascabile che ci fa cogliere qual è il cammino da fare. Nei momenti di freddo la Caritas è l’organizzazione del calore necessario per avere comprensione e per esercitare quell’amore sine modo, smisurato, che non distingue tra gli esseri umani”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri pomeriggio presso l´Auditorium "Porta d´Oriente" al "Migramed Meeting", l´annuale incontro delle Caritas Italiane con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo. “La Caritas in questi anni – ha proseguito Vendola – è stata un punto di riferimento anche scientifico, di documentazione, non soltanto della fenomenologia delle vecchie e nuove povertà, ma più specificatamente sui migranti che hanno turbato la quiete e il perbenismo piccolo borghese delle nostre società opulente”. La Caritas, secondo il Presidente della Regione Puglia “ci ha ricordato ogni giorno che la dignità e i diritti degli esseri umani non possono conoscere eccezioni”. “E allora che cosa bisogna fare oggi? Occorre – ha spiegato Vendola – liberarci da una legislazione che è stata prevalentemente di tipo repressivo, che non ha riconosciuto ai nati in Italia da genitori stranieri, l’elementare diritto della cittadinanza; che agli stranieri non ha mai voluto riconoscere i diritti politici, che ha costruito, talvolta, un mercato del lavoro parallelo, anche con l’intenzione di mettere in competizione il conflitto tra manodopera indigena e manodopera immigrata. Io penso che abbiamo bisogno di cambiare lo sguardo delle leggi e della normazione sui migranti e abbiamo bisogno di tenere viva una battaglia culturale contro ogni forma di negazione dell’identità altrui e contro ogni forma di recinzione col filo spinato della vita degli altri, soprattutto dei più poveri”. “Per questo – ha concluso Vendola – la lotta contro il razzismo e la xenofobia è tutta davanti a noi e ha a che fare con la costruzione delle nostre città, che siano finalmente accoglienti, inclusive e giuste”.  
   
 

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