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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Maggio 2013 |
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DIRITTO D´AUTORE: POLILLO (CONFINDUSTRIA CULTURA ITALIA): “AL PIÙ PRESTO IL REGOLAMENTO AGCOM. SERVE UNO STOP A CHI SFRUTTA ILLEGALMENTE ONLINE I NOSTRI PRODOTTI. IL NOSTRO “NEMICO” NON SONO GLI INTERNAUTI, MA I DELINQUENTI VERI, QUELLI CHE SI ARRICCHISCONO ALLE SPALLE DI CHI LA CULTURA LA PRODUCE”
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“E’ arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità
per consentire lo sviluppo dell’offerta dei contenuti culturali on line: il
mondo dell’industria lo ha già fatto, adesso tocca a chi deve garantire il
rispetto delle norme”. E’ la sfida lanciata oggi da Marco Polillo, presidente
di Confindustria Cultura Italia (Cci), al convegno promosso dall’Agcom sulla
tutela del diritto d’autore on line.
“Chi produce
cultura – ha proseguito Polillo -, contrariamente al luogo comune che lo
identifica come resistente all’innovazione, sta in realtà investendo molto per
garantire un’offerta on line quanto più vasta possibile, consapevole delle
opportunità proprie dell’economia digitale e della necessità di orientare
l’offerta secondo le forme e le modalità auspicate dai consumatori. Anche il
mondo dell’industria tecnologica ha preso piena consapevolezza dei presupposti
per sviluppare un’adeguata offerta legale e conviene sulla necessità di
arginare il fenomeno della pirateria on line operato su larga scala per lo più
da siti esteri”.
“Chi produce e chi
lavora nel mondo della produzione culturale – conclude il presidente di Cci -
non vuole violare la privacy degli internauti, né staccare la connessione a chi
si scambia file on line, non vuole alcuna forma di censura (contro cui si è
sempre battuta), né chiedere a chicchessia di filtrare quello che passa sulla
rete. Lo mettiamo per iscritto. Vogliamo però allo stesso tempo che chi ha il
potere di fermare i delinquenti che si arricchiscono alle spalle di chi lavora
per la cultura lo faccia e ci auguriamo quindi che l’Agcom, nel pieno rispetto
delle normative internazionali, comunitarie e nazionali emani un regolamento
che blocchi chi sfrutta illegalmente i nostri prodotti, sottraendo risorse a
noi e allo Stato e posti di lavoro a chi vive di cultura”
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