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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Maggio 2013
 
   
  PRIVACY: ZTL - SUI CONTRASSEGNI NIENTE NOMINATIVI PER LE DITTE INDIVIDUALI

 
   
 
Il contrassegno per il transito e la sosta nelle zone a traffico limitato (Ztl) non può contenere, nella parte visibile a tutti, i dati che identificano direttamente lŽinteressato, anche nel caso di intestazione a ditte individuali. Lo ha precisato il Garante [n. 2439150] a seguito della segnalazione di un cittadino che lamentava come sui contrassegni forniti agli agenti di commercio per lŽaccesso e la sosta nella Ztl della sua città venisse apposto, oltre ad un ologramma per la lettura ottica e alla targa dellŽautovettura, anche il nome e cognome dellŽinteressato. Interpellato dal Garante, il servizio competente del Comune aveva spiegato che effettivamente per i titolari di aziende di commercio e servizi era stata prevista lŽapposizione sui contrassegni della ragione sociale dellŽazienda che, qualora venisse esercitata in forma di impresa individuale, doveva contenere almeno la sigla o il cognome dellŽimprenditore. Il trattamento è pero risultato illecito. Come ha spiegato lŽAutorità, lŽapposizione sui contrassegni della ragione sociale dellŽazienda individuale, essendo in questo caso idonea a identificare direttamente lŽinteressato, configura un trattamento di dati riguardanti le persone fisiche. Questi dati, in base al Codice privacy, non possono essere indicati sulla parte visibile dei contrassegni rilasciati per la circolazione o la sosta dei veicoli nelle Ztl, i quali devono contenere invece solo informazioni indispensabili a individuare lŽautorizzazione rilasciata. LŽautorità ha dunque prescritto al Comune di non apporre in futuro sulla parte dei contrassegni che devono essere esposti sui veicoli, il nome e cognome dellŽinteressato eventualmente contenuti nella ragione sociale dellŽazienda esercitata in forma di impresa individuale, ma di indicare solo i dati riguardanti lŽautorizzazione. Il Comune ha sei mesi di tempo per adempiere. Il Garante, infine, si è riservato con autonomo provvedimento, di verificare i presupposti per contestare al comune la violazione amministrativa concernente la diffusione di dati personali in mancanza di idonei presupposti normativi
 
   
 

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