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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Marzo 2007
 
   
  UN LAVORO ALL’ESTERO? IL SOGNO PER IL 97% DEI GIOVANI E’ QUANTO RISULTA DA UN SONDAGGIO REALIZZATO DA SPORTELLOSTAGE.IT, IL MAGGIORE ENTE PROMOTORE DI STAGE IN ITALIA

 
   
  Milano, 6 marzo 2007- Curiosità verso altre culture e contesti professionali diversi. E’ questa la motivazione principale che spinge i giovani a desiderare un lavoro all’estero. Motivazione addirittura più forte rispetto a prospettive di maggiori opportunità di carriera e di guadagno. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato da www. Sportellostage. It, il servizio per l’incontro tra la domanda e l’offerta di stage, offerto da Actl – Sportello Stage il maggiore ente promotore di stage in Italia (Oltre 18. 000 stage attivati presso 4000 aziende) su un campione di 170 giovani. Oltre il 97% dei giovani si dichiara interessato ad un’esperienza oltre confine, tuttavia, l’80% di coloro che hanno partecipato al sondaggio afferma di avere difficoltà a scegliere il percorso giusto e capire come e dove trovare le informazioni effettuare una scelta consapevole. Per orientare i giovani alla ricerca di un lavoro all’estero Actl ha pubblicato il volume "Studiare e lavorare all´estero. Guida pratica per universitari e neolaureati" , che fornisce proprio quegli spunti, suggerimenti e informazioni che consentono al lettore di trovare la via giusta per costruirsi il proprio futuro professionale. La guida è disponibile nelle principali librerie nazionali o presso Actl (tel. 02-86464080; info@actl. It) . Il volume, con un taglio pratico e diretto, offre informazioni e consigli per orientarsi tra università e programmi nei diversi paesi, considerando costi e opportunità di finanziamento, affronta il tema del lavorare all’estero nel settore privato (canali di accesso, aspetti normativi ed economici) e nelle organizzazioni internazionali, offrendo utili strumenti e informazioni per orientarsi tra le opportunità disponibili, fornisce una “miniguida alla sopravvivenza delle burocrazie”: visti e permessi, trovare alloggio, assicurazioni e vaccinazioni, riconoscimento dei titoli e aspetti fiscali e previdenziali e si conclude con alcune considerazioni e consigli per valorizzare, al rientro, la propria esperienza . Gli autori della guida sono Paolo Magri, Direttore dell’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e Gian Battista Rosa, Responsabile delle politiche del personale di uno dei maggiori gruppi industriali italiani. Dei giovani che hanno partecipato al sondaggio il 65,60 % ha espresso un forte interesse verso un’esperienza di lavoro all’estero, il 31,65% si dichiara abbastanza interessato mentre solo il 2,76% dei ragazzi afferma di essere poco o per nulla attratto da questa prospettiva. Quali motivazioni spingono i ragazzi a desiderare o a non prendere in considerazione un lavoro oltre confine? I giovani aperti ed interessati ad un lavoro all’estero hanno espresso come ragioni principali una forte curiosità per altre culture e contesti professionali diversi (30,57%) e la possibilità di avere, fuori dai confini nazionali, maggiori opportunità di carriera e guadagno (28,66%). La voglia di “avventura” e l’idea di affrontare una sfida personale motivano il 22,61% dei giovani, il 15,61% andrebbe all’estero per trovare strutture, know how e servizi più qualificati rispetto all’Italia, mentre il 2,55% dei ragazzi farebbe un’esperienza internazionale per essere nel cuore della globalizzazione. Tra le ragioni del “no” spicca la scarsa conoscenza delle lingue straniere (40%), seguono l’idea che sia troppo complicato (22%) andare all’estero, nonché troppo costoso (22%) o un generale disinteresse (22%). Per quanto riguarda le destinazioni, il 69,02% dei partecipanti al sondaggio sceglie i Paesi Europei, seguono gli Usa con il 18,48% delle risposte, la Cina e l’Estremo Oriente (8,15%) e i paesi del terzo mondo (4,35%). .  
   
 

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