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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Maggio 2013
 
   
  LA VALLE D’AOSTA CHE TI MANCA

 
   
  Piccolo è bello, semplice è reale, agreste è genuino, isolato è rilassante, montanaro è riflessivo, silenzioso è riservato: sono questi i modelli sui quali si è costruita l’immagine della montagna e dei suoi abitanti, quelli che meglio descrivono il carattere di chi in montagna ci vive e ci lavora. Per l’estate 2013 la Valle d’Aosta riscopre le sue aree minori, proponendo soggiorni in alcune delle località meno note, ma non per questo meno ricche di suggestioni, dove i turisti potranno compiere delle esperienze direttamente sul campo. Qui, infatti, non saranno coinvolti in corsi o lezioni studiati appositamente per loro, ma avranno l’opportunità di calarsi nella vita di tutti i giorni di piccole comunità di montagna formate da un pugno di abitanti sulle cui spalle pesa l’onere di custodire e tutelare il territorio. I turisti avranno così la possibilità di entrare nelle case dei residenti, di interagire con loro nelle attività quotidiane, di condividere le fatiche del lavoro da cui traggono la loro fonte di reddito. --- Ecco allora che, per esempio, nella Valpelline sarà possibile conoscere allevatori e artigiani, entrare a “casa loro” e scoprire questa splendida vallata sfruttata già nel Medio Evo per i suoi giacimenti di rame; a Valsavarenche, invece, si potranno seguire i monitoraggi dei guardaparco a Levionaz; a Fontainemore, Lillianes, Perloz e Pontboset, tra i boschi di castagno, si recupererà la spiritualità di una devozione mariana che ha arginato e in parte inglobato secolari leggende e antiche ritualità. Ancora una volta, la Valle d’Aosta si trasforma in una meta dai mille viaggi, mai uguali, tutti su misura, sempre irripetibili. Per maggiori informazioni sui pacchetti vacanza: http://www.Lovevda.it/turismo/pacchetti_vacanza/vacanze_scoperta_i.asp?ricid=348  --- Valpelline Gli ingredienti di una ricetta speciale Ghiacciai e laghi, torrenti e cascate, dighe e miniere, pascoli e centri sportivi, sentieri d’alta montagna e percorsi naturalistici. Ecco in sintesi la Valpelline. Un insieme di opposti che si trovano riuniti in pochi chilometri, alle porte di Aosta, lungo la valle del torrente Buthier, che la percorre dai 3000 metri del ghiacciaio delle Grandes Murailles, attraversando Bionaz e Oyace, sfiorando Ollomont e bagnando Valpelline prima di scendere sino agli 866 metri sul livello del mare di Roisan. Aspra e selvaggia, ma allo stesso tempo ricca della storia e della passione di una popolazione che ha saputo con fatica abitare e conservare l’incontaminato fascino di questa vallata sviluppando delle arti e dei mestieri che sono poi stati il trait d’union generazionale con il quale si è tramandato il suo aspetto originale. Ed è proprio partendo da queste caratteristiche che la Valpelline ha deciso di rilanciarsi, puntando su quelle che altrove vengono considerate delle carenze e che invece sono vissute come peculiarità, come attributi unici e per tale ragione attraenti e interessanti, offerti con garbo e accoglienza a turisti “responsabili” amanti o in cerca della semplicità e della natura. Ecco allora che gli operatori della Valpelline si presentano con delle proposte pensate per “far trascorrere al turista giorni unici e autentici, dove incontrare la nostra gente,conoscere i nostri mestieri e scoprire le nostre abitudini, entrando con noi nelle case e nelle stalle o visitando un luogo famoso e conosciuto oppure uno nascosto, ma affascinante, per assaporare i prodotti locali e vedere dove nascono”. Si comincia il week end 21, 22 e 23 giugno con il “Trekking Aosta-bionaz in compagnia di asine e muli”: la camminata, fatta insieme ad asine e muli che trasporteranno il bagaglio e la tenda di chi sceglierà di pernottare in campeggio, prevede soste di visita presso ateliers di scultori e aziende agricole e serate di musica intorno al falò O di teatro popolare con una pièce messa in scena dalla gente del posto. Le proposte di vacanza proseguono poi per tutta l’estate e variano dal week end (3 giorni e 2 notti a partire da € 132,00 a persona con trattamento di pensione completa), alla settimana (6 giorni e 6 notti a partire da € 681,00 a persona in pensione completa). Le soluzioni di alloggio sono varie: dal campeggio al rifugio, dalle chambres d’hôtes all’albergo, fino agli appartamenti o alle case per vacanze. Http://www.lovevda.it/turismo/pacchetti_vacanza/vacanze_scoperta_i.asp?ricid=348  --- Valsavarenche 100% Parco Nazionale del Gran Paradiso Valsavarenche: un solo nome per descrivere un’unica vallata e il suo unico comune completamente immerso nel Parco più antico d’Italia, ai piedi del Gran Paradiso, che è anche ovviamente, l’unico “4000” tutto italiano. In questa serie di unicità, la proposta di soggiorno vacanza in quella che a ragione viene definita la “più stretta e selvaggia delle valli valdostane”, non può perciò che essere assolutamente esclusiva. Qui, e come poteva essere il contrario, è la natura a farla da padrona, pervadendo ogni cosa e lasciando negli occhi di chi l’attraversa un senso di estasiata impotenza che ne esalta ogni suo aspetto. Ecco allora che con “Turisti… non per caso” (2 giorni e 1 notte a € 105 a persona) nei periodi fuori stagione vengono proposti sentieri di fondo valle, da villaggio a villaggio, alla scoperta della storia, dei castelli, della tradizione e dei produttori locali, con visite in alpeggio, nelle aziende agricole e tra i vari abitati, alla scoperta degli antichi forni. Sarà l’occasione per visitare il vecchio mulino, scoprire il mestiere dell´apicoltore, andare al pascolo con le capre, partecipare alla mungitura e alla conseguente lavorazione del latte e del burro, assistere alla coltivazione di Génépy e altre erbe officinali. Dal 21 giugno al 14 luglio con “Montagne aux livres” in un ciclo di quattro conferenze gli appassionati di montagna potranno invece scoprirne il lato femminile direttamente dalle testimonianze di due eroine contemporanee che con le loro imprese stanno scrivendo la storia dell’alpinismo in rosa: Nives Meroi ed Eloise Barbieri. Fuori stagione, ossia tra maggio e giugno e tra settembre e novembre, quando la natura si prepara ad affrontare prima l’estate e poi il lungo inverno, tingendosi di colori e profumi che accompagnano i canti primaverili degli uccelli e lo sbocciare degli ultimi fiori pronti a sfidare le prime nevicate, non mancano le offerte per i cultori della camminata con le tecniche del Nordic walking (3 giorni e 2 notti a partire da € 195,00 a persona); per gli appassionati e i curiosi del mondo dell’immagine che potranno essere accompagnati da fotografi naturalisti in “Obiettivo 100% natura protetta” (2 giorni e 1 notte a partire da € 142 a persona); e per i bambini con escursioni facili che permettono di trasformare la Valsavarenche in un “Paradiso per tutti” (2 giorni e 1 notte a partire da € 110 a persona/bambini gratuito fino ai 3 anni e a partire da € 60,00 fino a 12 anni). Http://www.lovevda.it/turismo/pacchetti_vacanza/vacanze_scoperta_i.asp?ricid=348  --- Fontainemore, Lillianes, Perloz E Pontboset Lontano dai luoghi comuni, vicino a tutto il resto Arrampicate sui due versanti della Valle del Lys, ancorate con i loro terrazzamenti alle pendici del Monte Crabun e del Mont-mars, Fontainemore, Lillianes e Perloz riescono a sorprenderci nel loro apparente paradosso. A guardarle dal fondovalle sembrano, infatti, un insieme di villaggi alla continua ricerca di un appoggio per non scivolare. A percorrerle a piedi o in macchina, invece, sono capaci di regalarci insperate distese pianeggianti, morbidi declivi popolati da boschi di noci e castagno, innumerevoli corsi d’acqua, fontane e mulattiere. Dall’atra parte della Dora Pontboset, pittoresco villaggio attraversato dal torrente Ayasse che, in questo punto, ha scavato per secoli la roccia, provocando una profonda gola selvaggia e impervia, tra rocce levigate, massi e fitti boschi di castagni. Come il nome stesso suggerisce, è questa una località contraddistinta da numerosi e caratteristici ponti in pietra, perlopiù conformati “a schiena d’asino” e risalenti a epoca tardo-medievale, che collegano le due rive del corso d’acqua con scorci arditi ed emozionanti. La rinuncia alla realizzazione di strutture o di impianti di risalita ha costituito un punto di svolta per Perloz, Lillianes, Fontainemore e Pontboset, che hanno preferito puntare su una proposta diversa rispetto al resto della Regione, centrata sul mantenimento dell’equilibrio tra la presenza dell’uomo e l’ambiente che lo circonda. Un territorio in cui il fragoroso silenzio della natura è in grado di isolarci dal clamore della città, avvolgendoci nella quiete e nella riservatezza della vita contadina, seppure a poca distanza dal Monte Rosa e dal fondo valle. Da queste località, in pochi chilometri si possono superare 3500 metri di dislivello, ci si può imbattere in paesaggi che spaziano dal mediterraneo all’artico, visitare il Forte di Bard, il Castello Savoia, il Parco regionale del Mont Avic  
   
 

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