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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Maggio 2013
 
   
  ISTRUZIONE: NO A ULTERIORI RIDUZIONI DIRIGENTI E DOCENTI UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO

 
   
  Venezia, 23 maggio 2013 - No alla ulteriore riduzione del numero dei dirigenti e dei docenti per lo svolgimento dei compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica in Veneto. Lo ha scritto a chiare lettere agli uffici del Ministero della pubblica istruzione l’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, rilevando come tale numero nell’arco di due anni sia già stato ridotto del 75 per cento, mentre da anni l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto “non ha il Direttore Generale” e “il personale docente e dirigente rimane in un costante regime di sopravvivenza”. “Senza voler formulare giudizi di merito o comparativi rispetto ad altre realtà regionali che vedono minori riduzioni pur in presenza di un corpus allievi di gran lunga inferiore rispetto al Veneto – ha scritto Donazzan – si ritiene che tale rarefazione, unita alle citate perduranti e pervicaci depauperizzazioni, produrrà esponenzialmente effetti critici gravi”. “La popolazione scolastica della nostra Regione – ha ricordato l’assessore – è in costante aumento con specificità di gran lunga diverse rispetto ad altri territori, quali ad esempio una stanzialità permanente di stranieri”. Inoltre, “con il sostegno e la collaborazione dell’Usrv si è ragionevolmente dimensionato l’intero sistema scolastico regionale nei termini attuali e le competenze delle professionalità messe in campo dall’Usrv hanno consentito di avviare moltissime iniziative in comune e accordi di collaborazione”. “I destinatari delle nostre azioni sono i ragazzi che stanno crescendo e maturando nei nostri istituti scolastici, ai quali si deve rispetto, e questo passa anche tramite azioni concrete da parte di una dirigenza scolastica fortemente motivata per il servizio che sta svolgendo. Ingabbiare, perché così di fatto avviene, ridurre nel numero un gruppo di lavoro che si vedrà costretto a supportare in gran parte solo gli adempimenti amministrativi senza aver capacità di interloquire con il territorio e le Amministrazioni che lo governano, significa anche interrompere il circolo virtuoso che ha saputo portare la scuola Veneta i primi posti in Italia”. “Si chiede pertanto di rivedere il quadro generale delle assegnazioni – ha concluso Donazzan – rendendolo quantomeno omogeneo ai dati oggettivi in campo, quali la complessità del territorio (30% montano), la popolazione scolastica, le tendenze di crescita della stessa” e così via.  
   
 

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