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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  PATTO DI STABILITÀ E FAS. VENDOLA: "NECESSARIO LAVORO SQUADRA PER BENE PUGLIA"

 
   
  Bari, 28 maggio 2013 - “Credo che noi abbiamo il dovere di accantonare tutte le differenze e di trovare il punto massimo di convergenza quando si tratti di dare risposte concrete al dolore sociale, al disagio e alla povertà. Vorrei ringraziare, pertanto, tutti i rappresentanti delle forze politiche che, senza distinzione di appartenenza, oggi sono qui per condividere una battaglia che è fondamentale in un momento particolarmente drammatico per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, a margine dell’incontro di questa mattina presso il Cineporto di Bari, sul tema del Patto di Stabilità. Presenti molti parlamentari pugliesi, il Presidente della Commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia e della Commissione Politiche dell’Unione Europea Michele Bordo, il Presidente del Consiglio Regionale Pugliese Onofrio Introna e i capigruppo del Consiglio regionale. “Io penso che la condizione sociale del Paese – ha spiegato Vendola – è più grave di quanto non appaia. Il fatto che. Come Paese Italia, siamo nel 21° mese di recessione, che nell’ultimo anno abbiamo perso più del 5% di produzione industriale, che dall’inizio della crisi abbiamo perso sostanzialmente un quarto del patrimonio di apparati industriali, ci proietta in una condizione verso la quale non possiamo offrire saggi di sociologia dell’apocalisse, ma risposte ed atti concreti”. I vincoli del Patto di Stabilità, secondo Vendola, “si stanno stringendo sempre di più come un cappio al collo. C’è un punto oltre il quale quel cappio determina un effetto fatale; ed è impressionante vedere il trend di compressione sia della competenza che della cassa per quanto riguarda soprattutto capitoli che hanno a che fare con gli investimenti, con la possibilità di aprire i cantieri necessari per l’infrastrutturazione e la modernizzazione del territorio, ma ancor più necessari anche perché rappresentano quello sbocco occupazionale che è diventato un’urgenza assoluta”. “All’interno di questa battaglia – ha continuato il Presidente Vendola – per noi è molto importante soprattutto vedere liberati dal vincolo del Patto i cofinanziamenti per la spesa comunitaria”. Secondo Vendola su questo tema “c’è bisogno di consapevolezza. I Governi, nel corso di questi anni, hanno progressivamente dimostrato consapevolezza nei confronti di questa questione; tuttavia, la consapevolezza oggi ha bisogno di un salto di qualità. Non possiamo più, semplicemente, avere ragione da parte dei nostri interlocutori, abbiamo bisogno di una risposta concreta, altrimenti noi Pubbliche Amministrazioni, autonomie locali, Regioni, restiamo soltanto i curatori fallimentari delle nostre amministrazioni, un mestiere incompatibile con le nostre ambizioni e con i diritti della Puglia”. Fondi Fas “Oggi – ha proseguito Vendola – abbiamo disvelato un’altra vicenda veramente scabrosa: il Cipe, in una riunione fatta a Parlamento sciolto, ha deciso che i tre miliardi di euro dei Fondi Fas, quelli per cui abbiamo lavorato intensamente in questi anni prima con il Ministro Fitto e poi con il Ministro Barca, devono avere entro i prossimi sei mesi tutti gli impegni giuridicamente vincolanti. Cosa significa concretamente? Che per ciascuno dei progetti bisognerà procedere, entro sei mesi a bandire la gara e ad appaltare l’opera. Si tratta di una follia, per come sono le regole e le incombenze burocratiche del nostro sistema nazionale. Ci sono appalti giganteschi, come ad esempio le opere di bonifica nel Mar Piccolo a Taranto, che hanno tempi amministrativi medi di anni. E’ lecito pensare che qualcuno a Roma abbia voluto usare questo escamotage. In questo modo nel Dicembre 2013, quando nessuna regione sarà in grado di fare impegni giuridicamente vincolanti, potrà dire che non siamo in grado di spendere e così riprendersi i soldi”. Ma non è solo una questione di tempi. “E’ soprattutto il Patto di stabilità che ci impedisce di impegnare le risorse – ha specificato Vendola - il rischio di disimpegno del Fas non sta nella incapacità delle amministrazioni, ma sta nella impossibilità da parte dell’amministrazione di fare impegni e spese. Se il Patto di stabilità rende difficile la spesa dei fondi comunitari, la rende impossibile per i Fas”. “Oggi – ha aggiunto Vendola – anche su questo punto abbiamo avuto l’unità di tutte le forze politiche per portare avanti questa battaglia e l’impegno da parte del Presidente della Commissione Bilancio della Camera. Vogliamo nulla di più di quello che ci spetta: vogliamo le nostre risorse e vogliamo poterle usare per aprire i cantieri, altrimenti stiamo chiacchierando mentre il Paese sta crepando”. Un solo rammarico per il Presidente Vendola: “sarebbe stato motivo di forza per tutti noi se ci fosse stata una presenza dell’intera deputazione pugliese. Mi riferisco non ai singoli parlamentari, ma alle forze politiche. Auspico - ha concluso Vendola - che ad incontri di questo genere anche la rappresentanza del Movimento 5 Stelle possa venire a confrontarsi su problemi concreti e drammatici come quelli che abbiamo sollevato”. Delibera Cipe Il Presidente Vendola, nel ringraziare tutti i parlamentari del Pdl per la loro partecipazione alla riunione di questa mattina, ha precisato che la delibera Cipe dell’8 marzo 2013, allo stato, non è stata ancora pubblicata e che le notizie che comunque stanno circolando fanno trapelare l’esistenza di questa previsione di obbligo di disimpegno. Su questa vicenda specifica il Presidente Vendola si è già attivato nei confronti del Presidente del Consiglio, scrivendogli una lettera (in allegato), e ha segnalato la questione anche al Ministro per gli affari regionali, al Ministro per la Coeisone Territoriale, al Presidente della Conferenza delle regioni e al segretariato del Cipe, attualmente incardinato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La Regione si riserva comuqnue di impugnare la Delibera quando sarà pubblicata. Parlamento E Ruolo Parlamentari - “Raccogliamo come abbiamo sempre raccolto – ha aggiunto Vendola - gli inviti a lavorare di più, perchè in questo momento non c’è limite all’attenzione per la Puglia e per i pugliesi. Ma vorrei ricordare che le questioni che abbiamo affrontato questa mattina, richiamano il Parlamento e i Parlamentari alla loro funzione di tutela del territorio. Quello che può fare la Regione, lo sta facendo anche, per esempio, attivando tavoli di confronto come questo. Ora però ci aspettiamo che queste questioni non siano argomento di rimpallo politico, ma che diventino le priorità per le agende di lavoro di ciascuno”.  
   
 

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