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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  TAP, PUGLIA: RATIFICA AL BUIO NON CI PIACE, DOVE SONO I DOCUMENTI?

 
   
  Bari, 28 maggio 2013 - "Nello scorso mese di settembre il Comitato Via della Regione Puglia ha espresso il proprio parere negativo rispetto al progetto presentato dalla Tap di localizzazione nella provincia di Lecce, in territorio a cavallo tra i comuni di Melendugno e Vernole, del sistema di connessione del gasdotto transadriatico. In quella occasione abbiamo chiarito che non siamo del partito del no ad oltranza e che il parere tecnico era ampiamente motivato in relazione a carenze nel progetto presentato che non permettevano una puntuale valutazione degli impatti dell´opera". A dichiararlo il 24 maggio l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro. "Oggi il Consiglio dei Ministri ha ratificato un accordo internazionale sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo Economico del Governo Monti con Albania e Grecia che sancisce la ´strategicità dell´opera´ in relazione alla programmazione energetica del nostro paese e, parrebbe, dell´Europa intera. Devo dire che questa notizia non mi rinfranca per nulla. In occasione del parere Via sfavorevole la società fece sapere che i nostri tecnici si erano espressi su un progetto non aggiornato e che, entro poco tempo avrebbe fornito le integrazioni che avrebbero dissipato i dubbi sollevati dai tecnici. A quanto mi risulta – prosegue Nicastro – questa documentazione non è ancora stata prodotta dalla società che beneficia di una proroga. Capisco che la Tap fosse impegnata a catalizzare consensi attorno alla propria opera ma ritengo irrispettosa verso la Puglia questa condotta. L´opera così come ci è stata presentata è irricevibile per il territorio, rappresenta una mortificazione delle istanze imprenditoriali già presenti nel campo del turismo e, soprattutto, una forte ipoteca in relazione al terminale di ricezione e riduzione della pressione del gas con capacità prevista di 20mld di mc all´anno e che interessa un´area di 92mila mq. Esistono questioni di sicurezza non affrontate, come pure elementi di tutela dell´esistente rispetto all´impatto del gasdotto sull´Ecomuseo di Acquarica e sulla Riserva Naturale Statale ´Le Cesine´, l´attraversamento di zone ricche di Posidonia Oceanica e Cymodocea oltre che di aree individuate come di nidificazione della tartaruga caretta caretta che hanno rafforzato la convinzione che l´impianto sia dannoso per il territorio. Ci è stato detto che ci sarebbe stato dimostrato il contrario. Ma non abbiamo visto nulla!" "Continuo a ripetere che la potestà legislativa ed autorizzativa del legislatore nazionale in termini di energia dovrebbe tenere conto delle aspirazioni dei territori, delle scelte economiche e di sviluppo degli enti territoriali e dell´imprenditoria locale. Penso che la ratifica di questo accordo a livello centrale non faccia altro che indebolire i territori e le loro aspirazioni. Attendiamo il riscontro documentale – conclude Nicastro – ma i presupposti non appaiono buoni!"  
   
 

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