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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  AGRICOLTURA: SU COLTIVAZIONI OGM NULLA CAMBIA IN FVG

 
   
  Trieste - "Se il Governo del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto opportuno revocare negli scorsi giorni una delibera della Giunta dello scorso dicembre, che approvava il regolamento contenente i criteri per la predisposizione dei programmi di vigilanza e di controllo sui contenuti della legge regionale n.5 del 2011, restano validi i contenuti di quella norma che - segnala l´assessore regionale alle Risorse rurali ed agroalimentari Sergio Bolzonello - prevede il divieto della coltivazione degli Ogm sul territorio regionale". L´attuale Giunta, "che dunque vuole confermare questo divieto alla coltivazione degli Organismi geneticamente modificati in tutto il Friuli Venezia Giulia", ribadisce l´assessore Bolzonello, si è vista di fatto costretta a revocare il regolamento in questione (già pronto dallo scorso dicembre), solo in quanto l´Unione europea ha inoltrato al Governo Italiano a fine 2012 la richiesta di una serie di informazioni sulla legislazione nazionale e regionali in materia di Ogm, evidenziando come un divieto che non si basi su precise linee di coesistenza fra coltivazioni convenzionali e coltivazioni Ogm contrastasse con le norma Ue. "Resta quindi inteso - sottolinea Bolzonello - che il divieto alla coltivazione degli Ogm continua a valere sulla base della normativa nazionale, la quale subordina la semina di Ogm a specifica autorizzazione che può venir rilasciata solo se viene verificata caso per caso questa possibilità di coesistenza". L´assessore Bolzonello rileva inoltre che la Giunta regionale ha già inserito fra le sue priorità l´emanazione in tempi brevi delle linee di coesistenza da far valere a livello regionale, garantendo la salvaguardia delle produzioni convenzionali regionali. Nel frattempo si continuerà a svolgere i controlli sulla base della norma nazionale, che fra l´altro prevede sanzioni penali per chi utilizza sementi Ogm in assenza di autorizzazione. "Nulla cambia pertanto con la revoca delle delibera adottata a dicembre 2012 - precisa l´assessore - se non che si è voluto mettere in sicurezza la normativa regionale rispetto ad una possibile apertura di una pericolosa procedura di infrazione da parte dell´Unione europea".  
   
 

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