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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  NELLE DONNE CON MAL DI TESTA I FIGLI ARRIVANO IN PIEDI

 
   
  Milano, 28 maggio 2013 - Il congresso di Stresa si chiude con una notizia emersa quasi per caso da uno studio che indagava l’andamento del mal di testa delle donne prima, durante e dopo la gravidanza. In letteratura si riporta che la gravidanza in genere lo risolve, ma in alcune può ricomparire dopo il parto o al termine dell’allattamento. L’emicrania, in particolare, spesso migliora o scompare, ma nel 22% dei casi non cambia e nel 17% addirittura peggiora. Può anche accadere che, proprio dopo il parto o al termine dell’allattamento, donne che non sapevano nemmeno cosa fosse un mal di testa vadano incontro al loro primo episodio di emicrania. Lo studio, pilotato da Gianni Allais, Responsabile del Centro Cefalee della donna di Torino, ha coinvolto l’Università di Parna, il Mario Negri e il Besta di Milano e altri centri della Campania per un totale di 1.018 donne reclutate anche via internet, con una delle casistiche più ampie mai raggiunte in questo tipo di studi. Fra le donne risultate affette da emicrania e non da altre cefalee la gravidanza risolve completamente e fa scomparire il mal di testa nel 27% dei casi, soprattutto nel terzo trimestre, mentre prima si diceva che il miglioramento inzia a partire dal secondo. Se il miglioramento c’è si verifica a prescindere dalle caratteristiche che il il mal di testa aveva prima della gravidanza. Da un così ampio numero di casi è emerso un dato mai osservato prima: le donne che sviluppano cefalea durante la gravidanza hanno un rischio significativamente aumentato di parto podalico. Gli stessi autori non sanno per ora spiegarsi questo riscontro dato che la presentazione podalica si osserva per lo più nelle gravidanze consecitive o multiple, nei parti pretermine o quando ad es. C’è poco liquido amniotico. In questo caso forse fattori meccanici da tensione muscolare della mamma durante l’attacco, una riduzione della sua produzione di endorfine o a ancora un calo dell’apporto alimentare durante gli attacchi che finisce col riverberarsi sulle dimensioni del feto che, come è noto, più è grosso meglio si gira. Http://www.anircef.it/opencms/sezioni/anircef/evanircef/pdf/stresa-2013.pdf    
   
 

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