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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  ELEZIONI EUROPEE: HANNO INTENZIONE DI VOTARE DUE GIOVANI SU TRE

 
   
  Bruxelles, 28 maggio 2013 - Secondo un sondaggio della Commissione sulla partecipazione dei giovani alla vita democratica, quasi due terzi (il 64%) dei giovani europei hanno intenzione di votare per le elezioni del Parlamento europeo, mentre circa un terzo (il 35%) dichiara che probabilmente non lo farà. I giovani sono meno propensi ad andare a votare dei loro genitori, e mostrano un´insoddisfazione sempre maggiore nei confronti dei meccanismi della politica. Vogliono però partecipare, e chiedono di poter avere più voce in capitolo. I giovani mostrano di possedere una forte identità europea e di apprezzare l´integrazione più di altre fasce di età. Androulla Vassiliou, Commissaria europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Voglio aumentare la sensibilizzazione sulle elezioni per il Parlamento europeo e spiegare ai giovani perché votare è importante. La settimana europea della gioventù è un´ottima opportunità per rafforzare la partecipazione attiva dei giovani alla società e per promuovere i risultati ottenuti in 25 anni di sostegno alla gioventù in Europa.”. La settimana europea della gioventù (26 maggio – 2 giugno) sarà incentrata sulla cittadinanza attiva dei giovani nella società. Nei 27 paesi dell´Unione e in Croazia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia saranno organizzati centinaia di eventi. Nel corso della settimana della gioventù si festeggeranno inoltre i 25 anni di sostegno dell´Unione europea ai giovani, grazie al quale circa 2,5 milioni di ragazzi e giovani lavoratori a prender parte agli scambi tra Stati, al Servizio volontario europeo e ad altre attività di apprendimento non formale. In Belgio, nei Paesi Bassi, in Svezia, in Italia, in Irlanda in Lussemburgo e a Malta il 75% o più dei giovani intende andare a votare, mentre a Cipro, in Grecia, in Estonia, in Repubblica ceca e in Slovenia la percentuale scende al 55%. Dal sondaggio emerge inoltre che circa un terzo (il 28%) di coloro che intendono votare è sicuro di farlo, mentre l´11% degli interpellati dichiara che di certo non lo farà. Nove su dieci di coloro che probabilmente voteranno lo faranno perché convinti dell´importanza della democrazia, dell´Europa e delle elezioni europee. Due giovani su tre fra quelli che non andranno a votare credono invece che il loro voto non cambierebbe niente. Il sondaggio, condotto nell´aprile del 2013, ha coinvolto 13 000 giovani tra i 15 e i 30 anni nei 27 Stati membri dell´Unione e 500 giovani in Croazia con l´obiettivo di studiare l´atteggiamento dei giovani nei confronti della partecipazione alla vita pubblica e alle elezioni europee del 2014. Contesto - Il 35% dei giovani europei afferma di aver preso parte nel corso dell´ultimo anno alle attività di un club sportivo, il 22% a quelle di un´organizzazione giovanile, il 15% a quelle di un´organizzazione locale e il 14% a quelle di un´associazione culturale. Il 44% dei giovani europei non è invece coinvolto in alcun tipo di attività organizzata. Chi ha preso parte ad almeno un´attività o un´organizzazione è più propenso a considerare la possibilità di candidarsi prima o poi a un´elezione politica (il 23%, contro il 14% di chi non partecipa ad alcuna attività), nonché di votare alle elezioni europee. Gli interpellati che non hanno preso parte ad alcun tipo di attività organizzata sono più spesso disinteressati alla politica e alle elezioni (il 53% contro il 41%). Secondo lo studio della Commissione sulla partecipazione dei giovani alla vita democratica realizzato dalla London School of Economics, i giovani sono sempre più insoddisfatti delle modalità di funzionamento della politica e vogliono partecipare, essere più ascoltati e coinvolti. Internet e le nuove tecnologie vengono considerati mezzi per aumentare la partecipazione. I giovani chiedono inoltre maggiori informazioni su politica ed elezioni e pensano a contesti istituzionali specifici che potrebbero aiutarli a essere più coinvolti e rappresentati. Le organizzazioni giovanili locali e di base riescono a motivare i giovani ad impegnarsi. Secondo la relazione della Commissione su cittadinanza europea e partecipazione politica fra i giovani, sono proprio i giovani, più di ogni altra fascia di età, a considerarsi cittadini dell´Unione europea. Il 69% dei giovani interpellati (rispetto al 60% delle fasce di età più avanzate) ritiene che far parte dell´Unione europea sia parte integrante della loro identità di cittadini. Solo il 30% dei giovani europei dichiara di sentirsi soltanto cittadino del proprio paese (contro il 38% circa delle fasce di età più avanzate). Lo scopo del programma "Gioventù in azione" attualmente in corso è quello di ispirare ai giovani europei un senso di cittadinanza attiva, solidarietà e tolleranza, e di coinvolgerli nella costruzione del futuro dell´Unione. Il nuovo programma di istruzione, formazione, gioventù e sport “Erasmus per tutti” continuerà a sostenere i progetti destinati ai giovani nel periodo 2014-2020. Settimana europea della gioventù - Il 31 maggio 2013 a Bruxelles sarà celebrato il 25° anniversario dei programmi Ue per i giovani. Nel corso dell´evento avrà luogo un dibattito sull´importanza della partecipazione giovanile e saranno premiati i migliori progetti del programma “Gioventù in azione”. Il 30 e 31 maggio 2013 sul piazzale del Parlamento europeo sarà allestito un padiglione dove saranno esposti i progetti. Sempre a Bruxelles, dal 27 al 29 maggio, si terrà una conferenza sul dialogo strutturato dell´Ue coi giovani e le organizzazioni giovanili, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti dei gruppi di lavoro nazionali degli Stati membri. La conferenza verterà sulle buone pratiche nella conduzione del dialogo strutturato e trarrà le conclusioni sul suo sviluppo futuro.  
   
 

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