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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  TOSCANA: I PIANI DELLA PROTEZIONE CIVILE COME PARTE INTEGRANTE DEGLI STRUMENTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO

 
   
   Firenze, 28 maggio 2013 – “I piani di emergenza della Protezione civile quale parte integrante degli strumenti di governo del territorio. E’ quanto prevede nello specifico la nuova legge 1 attualmente in fase di concertazione. Un tema che si collega strettamente alle questioni evocate dal cinquantesimo anniversario della catastrofe del Vajont, tra cui la sicurezza delle strutture antropiche rispetto al contesto territoriale e la capacità di governare le trasformazioni minimizzando i rischi attraverso una gestione corretta del territorio e delle opere”. Lo ha detto ieri nell’aula Magna dell’Università di Firenze l’assessore al governo del territorio Anna Marson intervenendo, insieme al rettore Alberto Tesi, al capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli e al sindaco di Longarone Roberto Padrin, alla presentazione della mostra itinerante “La storia del Vajont attraverso le foto di Edoardo Semenza”, ospitata fino al 31 maggio nell’aula Strozzi del Museo di storia naturale in Via La Pira 4. L’assessore Marson ha ricordato come il Vajont faccia parte dei suoi ricordi personali e della sua educazione nel senso più ampio: “Da un lato la visione della distruzione è una delle immagini per me indelebili, cui si sovrappone quella di una ricostruzione che ha alterato i connotati della valle, cambiando radicalmente la natura dei luoghi. La tragedia del Vajont ci insegna come conoscenze scientifiche e conoscenze contestuali debbano essere entrambe attentamente considerate per una pianificazione del territorio più consapevole”. “In Toscana – ha proseguito l’assessore regionale – le prime norme che implicano la valutazione delle caratteristiche fisiche del territorio nella pianificazione urbanistica risalgono al 1984. A tali norme ne sono seguite altre relative ai principi ordinatori della difesa del suolo. In questa legislatura abbiamo ritenuto fondamentale riportare al centro della pianificazione, anche al livello regionale, una più attenta considerazione degli aspetti relativi alla conoscenza dei luoghi. Oggi serve una nuova capacità per conciliare gestione e difesa con l’insieme di azioni del governo del territorio a partire dalla pianificazione”. “Considerazioni determinanti- ha concluso Marson – anche nella redazione del nuovo Piano paesaggistico regionale, in cui la struttura idrogeomorfologica è una delle quattro invarianti che governano la formazione del paesaggio e la trasformazione del territorio”.  
   
 

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