Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  EMERGENZA NORD AFRICA 12 FEBBRAIO 2011 31 DICEMBRE 2012 PUBBLICATA LA RELAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE

 
   
  Torino, 28 maggio 2013 - A seguito dell´aggravarsi delle tensioni politiche e sociali che hanno attraversato il Nord Africa nel 2010, il 12 febbraio 2011 il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo "Stato di emergenza umanitaria" fino al 31 dicembre 2012, al fine di predisporre le misure necessarie a fronteggiare il conseguente afflusso di migranti verso il nostro Paese. In coerenza con l´accordo sottoscritto tra lo Stato, le Regioni italiane, l´Upi e l´Anci, è stata definita una ripartizione dei profughi proporzionale al numero di abitanti in ogni regione. In Piemonte, suddivisi in diversi scaglioni, ne sono giunti 1800. I profughi provenivano sia dalla Tunisia, fuggiti per motivi prevalentemente economici all’indomani della “Rivolta dei ciclamini”, che dalla Libia, in fuga dalla guerra civile esplosa a partire dal 15 febbraio e fino al 20 ottobre 2011. In questo secondo caso, che rappresenta la maggioranza dei profughi sbarcati in Italia, erano spesso cittadini che vivevano e lavoravano in Libia provenienti da altri paesi dell’Africa e dell’Asia, rappresentanti ben 33 nazionalità differenti. Secondo quanto stabilito con Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati individuati dei soggetti attuatori, che nello specifico piemontese erano così ripartiti: la Protezione civile regionale è stata incaricata dell’individuazione, l’adeguamento, l’allestimento e la realizzazione delle strutture necessarie per il ricovero e l’accoglienza dei migranti, mentre la Prefettura di Torino ha avuto compiti di gestione della parte economica, quindi la stipula di convenzioni e l’attività di verifica ispettiva relativamente alle convenzioni stesse. Lo stato di emergenza , come stabilito con Decreto del Consiglio dei Ministri, si è concluso il 31 dicembre 2012. Dal 1 gennaio 2013, la gestione dei cittadini del Nord Africa ancora presenti nelle strutture di accoglienza è stata presa in carico dal Ministero degli Interni. Al 31 dicembre 2012 il numero di profughi in Piemonte si era ridotto a 1323. I funzionari della Regione Piemonte del Settore della Protezione civile e Antincendi boschivi hanno seguito tutte le fasi di primo arrivo dei numerosi scaglioni di profughi, organizzando il loro accompagnamento nelle diverse strutture attivate ed ha garantito, durante tutti e 20 mesi dell’Emergenza Nord Africa, gli spostamenti (oltre 1400) che si sono resi necessari; gli Uffici regionali della Direzione Assistenza e Politiche sociali hanno, invece, garantito la più adeguata accoglienza dei minori non accompagnati e gestito con molta attenzione la scelta delle strutture che potevano ospitare i nuclei familiari (80 famiglie per un totale di 184 membri). Il Volontariato piemontese, come sempre, ha avuto un ruolo di primaria importanza nel corso dell’Emergenza Nord Africa: il Coordinamento regionale del Volontariato e la Croce Rossa hanno svolto tutte le attività legate al primo arrivo dei profughi (verifica nominativi, fotosegnalazione, check-in sanitario, distribuzione dei primi effetti personali e preparazione di pasti caldi) e contribuito alle prime fasi di accoglienza nelle strutture alberghiere. Gli uffici delle Questure e delle Prefetture hanno garantito con la loro presenza ed il loro supporto, il disinnesco di possibili tensioni. Un Gruppo di Monitoraggio e Assistenza (G.m.a.), istituto dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con l’obiettivo di supportare l’attività nell’accoglienza dei migranti e verificare il rispetto degli standard minimi di assistenza e l’omogeneità di trattamento sul territorio ha più volte monitorato i servizi forniti: vitto, alloggio, mediazione linguistica e culturale, informazione ai migranti sui diritti e doveri di permanenza nel centro, informazione legale sul diritto di asilo, sostegno socio-psicologico, organizzazione del tempo libero, insegnamento della lingua italiana, informazione sul rimpatrio volontario assistito, assistenza sanitaria e orientamento ai servizi sul territorio. Gli esiti di tali monitoraggi sono stati positivi, tanto che la regione Piemonte è stata più volte citata come modello di accoglienza. Le risorse necessarie per sostenere l’attività di accoglienza ed assistenza di profughi e migranti, sono state messe a disposizione dal Ministero competente su contabilità speciali in tutto il territorio nazionale, in misura proporzionale al numero di migranti accolti nelle regioni. Alla Protezione civile della Regione Piemonte sono stati assegnati, 110.180,00 euro, di cui utilizzati effettivamente per l’adeguamento delle strutture 84.023,95 euro, realizzando un risparmio sui costi degli interventi del 20%. L’assessore regionale alla Protezione civile Roberto Ravello ha dichiarato: “Esprimo grande soddisfazione per come la Regione, insieme al mondo del volontariato ed agli Uffici del Governo presenti sul territorio, ha gestito un’emergenza unica nelle sue caratteristiche. Nel vasto panorama degli interventi effettuati dalla Protezione civile piemontese, l’emergenza umanitaria Nordafricana è stata senza dubbio un’esperienza particolare, per la tipologia, la durata e le problematiche che si sono presentate. Il nostro sistema, cresciuto nelle problematiche legate soprattutto ad eventi alluvionali, ha espresso un’efficace capacità di assistenza alle persone, accresciuta e maturata negli episodi di soccorso alle popolazioni colpite dagli eventi sismici dell’Umbria e dell’Abruzzo. La consolidata esperienza organizzativa, unita al fondamentale supporto del Volontariato nelle sue diverse articolazioni ed all’esperienza della Direzione Politiche Sociali della Regione, ha quindi consentito di fronteggiare con buona e tempestiva capacità di risposta le particolari problematiche legate a questa emergenza umanitaria. Questo viene confermato anche dagli esiti dei diversi sopralluoghi e delle attività di controllo svolte dal Gruppo di Monitoraggio ed Assistenza, composto tra gli altri da rappresentanti del Dipartimento di Protezione civile, del Ministero degli Interni e dell’Unchr, che hanno considerato ampiamente soddisfacente il lavoro svolto dalla Regione. Con questa relazione, oltre a fornire il quadro complessivo, si dimostra definitivamente ed in via ufficiale l’infondatezza di certi sospetti adombrati rispetto alla gestione delle risorse, che risultano essere tutte rendicontate”. Info: http://www.Regione.piemonte.it/protezionecivile/    
   
 

<<BACK