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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Maggio 2013
 
   
  ECOS NON POTRÀ AUMENTARE LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI DA TRATTARE NELLO STABILIMENTO DI BARBERINO

 
   
   Firenze, 28 maggio 2013 - La Conferenza dei Servizi ha espresso all’unanimità parere negativo rispetto al progetto di quintuplicare il trattamento dei rifiuti. Soddisfazione del sindaco Semplici: “una battaglia vinta nell’esclusivo interesse dei cittadini e del territorio”. E’ unanime il parere che respinge la richiesta della ditta Ecos di quintuplicare i quantitativi di rifiuti pericolosi e non pericolosi da trattare nello stabilimento di Barberino Val d’Elsa. La decisione di esprimere giudizio negativo al progetto di modifica dell’impianto, in occasione del rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, è stata presa dai membri della Conferenza dei Servizi che si sono riuniti qualche giorno fa presso il dipartimento di Territorio e Programmazione della Provincia di Firenze. Provincia, Comune, Arpat e Asl hanno stabilito di non accogliere, per motivi di incompatibilità ambientale, il progetto proposto dall’azienda di incrementare la capacità produttiva dell’impianto. Un risultato importante per il Comune di Barberino, che da mesi lavora, sul piano politico e tecnico, perché la questione si risolva a favore dell’interesse dei cittadini e dell’ambiente. “Nell’assumere una posizione contraria rispetto alla richiesta della ditta – dichiara il sindaco Maurizio Semplici – abbiamo portato avanti con forza le posizioni espresse dal Consiglio comunale sia nell’occasione dell’approvazione del Piano delle Funzioni, sia in tutti gli atti che ne sono seguiti, con l’impegno e l’obiettivo di tutelare il territorio sotto il profilo ambientale e della salute pubblica; pur riconoscendo l’utilità dell’attività della Ecos, nello specifico contesto dell’area industriale della Valdelsa, riteniamo che un incremento così considerevole di rifiuti pericolosi e non da trattare nella nostra zona possa costituire un rischio per l’area in cui è collocata e per i centri abitati limitrofi. Preoccupazione che ci ha spinto lungo questo percorso a tenere informato della questione il Presidente Rossi e a richiedere ad Arpat ed Asl chiarimenti sulla eventuale possibilità che la Ecos, a seguito dell’aumento dei volumi di rifiuti richiesti da trattare, potesse diventare azienda a rischio di incidente rilevante; la valutazione negativa espressa dalla Conferenza dei Servizi è scaturita soprattutto dal parere dell’amministrazione comunale relativo alla non conformità urbanistica del progetto proposto, oltre agli aspetti legati a incompatibilità ambientale, sicurezza stradale, rischio di alluvioniabilità dell’area”. La ditta, autorizzata ad effettuare lo stoccaggio in azienda, oggi tratta complessivamente 755 tipologie di rifiuti di cui 373 pericolosi, che derivano dal settore sanitario, processi chimici, fisiosanitari e 382 tipologie di rifiuti non pericolosi. Se fosse stata accolta, la proposta dell’azienda di quintuplicare la propria attività, avrebbe comportato un movimento di rifiuti pari a 75mila tonnellate annue, partendo dal dato attuale di 12mila tonnellate annue. “Per l’importante risultato raggiunto voglio rivolgere un sentito ringraziamento – aggiunge soddisfatto il sindaco - all’assessore all’Ambiente Mario Beccatelli, al presidente e ai componenti della commissione Ambiente e ai tecnici del Comune che tanto impegno hanno profuso in questi mesi per esaminare e definire la questione con scrupolosa attenzione e competenza; quello che mi auguro è che il Presidente Rossi valuti seriamente l’ipotesi di prevedere l’inserimento di aziende di questo genere, di cui è innegabile l’utilità, in aree totalmente immuni da rischi da esondazione e frane, diverse dalla nostra che invece presenta un’attestata condizione di fragilità”.  
   
 

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