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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Maggio 2013
 
   
  CUNEO, I DATI DEL MANIFATTURIERO NEL I° TRIMESTRE 2013

 
   
  Cuneo, 30 maggio 2013 - Nel I trimestre 2013 è proseguita la crisi del tessuto manifatturiero cuneese. La flessione del periodo gennaio-marzo rappresenta, infatti, la sesta consecutiva. L’intensità della contrazione è risultata, altresì, in aumento rispetto all’ultimo trimestre del 2012, quando la produzione industriale aveva registrato una variazione del -0,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel periodo gennaio-marzo 2013, infatti, la produzione industriale cuneese ha sofferto un calo tendenziale grezzo (ossia confrontato sullo stesso trimestre dell’anno precedente) del 4,7%, poco meno intenso di quello subito dal comparto manifatturiero piemontese (-5,1%). “La crisi continua a colpire duramente il nostro sistema produttivo. Dopo l’attenuazione registrata a fine 2012, nei primi tre mesi dell’anno l’intensità della contrazione è tornata ad accentuarsi. Le criticità, che non hanno risparmiato neppure la domanda estera, sono apparse ancora una volta più evidenti sul mercato interno. Per rinnovare e rilanciare il nostro tessuto imprenditoriale occorrono, dunque, politiche di sostegno ai consumi interni e agli investimenti, abbinate a strategie strutturate in termini di internazionalizzazione”, ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo. Fatta eccezione per il tessuto manifatturiero del vercellese, che ha manifestato una sostanziale stabilità rispetto al I trimestre 2012 (+0,2%), il segno negativo ha accomunato tutte le realtà provinciali piemontesi. Novara e Torino hanno scontato le flessioni più intense (rispettivamente -6,4% e -6,3%), seguite da Asti, che registra una diminuzione dell’output prodotto del 5,5%. Meno intense risultano, invece, le flessioni registrate dagli altri territori: Biella e Cuneo manifestano contrazioni del 4,7% ciascuna, il Verbano C.o. Registra una diminuzione del 3,9%, e la produzione industriale dell’alessandrino cala del 2,2%. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 166ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di aprile e maggio 2013 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2013, e ha coinvolto 1.187 imprese industriali piemontesi, per un valore pari a 43,9 miliardi di euro di fatturato. In provincia di Cuneo l’indagine ha interessato 162 imprese industriali, per un valore pari a 1,9 miliardi di euro di fatturato. A differenza di quanto osservato nel Iv trimestre del 2012, quando l’andamento settoriale era apparso fortemente differenziato, nei primi tre mesi del 2013 il calo dell’output prodotto ha coinvolto tutti i comparti. Le industrie alimentari hanno subito la flessione maggiore, con una variazione dell’output prodotto del -7,7% rispetto al I trimestre 2012. Anche la produzione delle industrie metalmeccaniche subisce una pesante battuta d’arresto (-5,5%). Migliori, ma pur sempre negative, le variazioni messe a segno dalle altre industrie manifatturiere (-1,1%) e dalle industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (-0,9%). Sotto il profilo dimensionale, sono ancora una volta le micro imprese a scontare la perdita più consistente in termini di output prodotto (-12,3%); particolarmente intensa è risultata anche la contrazione registrata dalle imprese di medie dimensioni (-7,6%). La variazione tendenziale della produzione industriale risulta negativa, ma più contenuta, per le piccole imprese (-1,0%), mentre le aziende con oltre 250 addetti registrano una crescita dello 0,9% su base annua. La flessione della produzione industriale si associa ai risultati negativi registrati da tutti gli altri indicatori congiunturali. Il I trimestre 2013 registra, infatti, un nuovo calo tendenziale dei nuovi ordinativi interni (-4,0%), che segue quello del 2,7% registrato negli ultimi tre mesi del 2012. Dopo la lieve crescita messa a segno nel Iv trimestre 2012, nel periodo gennaio-marzo 2013 gli ordinativi esteri flettono del 2,0% su base annua. Il tessuto manifatturiero cuneese registra una variazione media del fatturato totale del -0,4% rispetto al I trimestre del 2012, facendo seguito al -0,8% rilevato nel Iv trimestre dello scorso anno. Analogamente a quanto rilevato per i nuovi ordinativi esteri, anche la componente estera del fatturato torna a registrare una flessione (-1,1%), dopo la parentesi positiva di fine 2012.  
   
 

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