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Notiziario Marketpress di
Giovedì 30 Maggio 2013 |
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BASILICATA: QUOTE LATTE
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“L’aver scongiurato il rischio multe per le quote latte nella campagna 2012-2013, come ha ufficialmente comunicato l’Agea, è un risultato che va a merito specifico degli allevatori del Centro-sud, tra i quali quelli lucani che nel corso degli ultimi anni hanno dato prova di responsabilità e si sono messi in regola acquistando o affittando quote”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Nicola Benedetto. “Secondo il provvedimento dell’Agea la disponibilità regionale per la campagna in corso è pari a 3.170.092 kg ‘quota consegne’ per le zone svantaggiate e montane, di cui kg. 500.000 vengono riservati alle aziende che allevano mucche podoliche; 20.119 ‘quota consegne’ per le zone di pianura; 49.391 kg. ‘quota vendite diritte’ per le zone svantaggiate e montane. Siamo intorno ai 55 contratti di quote latte e ad una produzione di 73mila kg di latte ad azienda. Guardiamo adesso con più ottimismo all’andamento della campagna in corso in Basilicata – aggiunge Benedetto - e ci associamo alla soddisfazione espressa da tutte le associazioni professionali degli agricoltori e degli allevatori zootecnici che da settimane hanno avviato iniziative per richiedere la sospensione del pagamento in scadenza, sin da quando era apparso a tutti chiaro che la produzione di latte italiana non avrebbe superato quest’anno i limiti fissati per legge, e quindi sarebbe rimasta sotto il fatidico tetto dei 10 milioni e 883mila tonnellate assegnato dall´Unione Europea all´Italia. Il risultato raggiunto – continua l’assessore - ci stimola ad accrescere l’impegno ad affrontare problemi vecchi e nuovi del comparto della zootecnia da latte specie in relazione alla nuova Pac 2014-2020, all’accresciuta concorrenza, e nello specifico del prezzo del latte alla stalla ancora troppo basso, molto meno del costo di un caffè al bar, nonostante la riconosciuta qualità di gran parte del latte lucano, al ruolo della Grande distribuzione organizzata (Gdo) nelle politiche commerciali e nella formazione dei prezzi. Elementi questi che sono e saranno di forte impatto per il comparto lattiero-caseario e per la zootecnia bovina da latte e che mutano radicalmente lo scenario competitivo delle aziende e che hanno una rilevante incidenza sulla loro redditività. Anche per questo comparto – conclude Benedetto - sono necessarie politiche di filiera tenuto conto della tipicità e qualità delle nostre produzioni lattiero-casearie”. |
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