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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Maggio 2013
 
   
  AST TERNI, TAVOLO A MINISTERO; REGIONE E ISTITUZIONI LOCALI FORTEMENTE DELUSI: NON ACCETTIAMO RISCHIO CHE SITO UMBRO PERDA SUA STRATEGICITÀ

 
   
  Roma, 30 maggio 2013 - "L´incontro di oggi al tavolo del Ministero dello sviluppo economico con i rappresentanti di Outokumpu sulla vendita dell´Ast di Terni è stato assolutamente insoddisfacente". È quanto dichiarano i rappresentanti delle istituzioni umbre al termine della nuova riunione sulle procedure per la vendita del sito industriale umbro da parte della multinazionale finlandese, che si è svolta ieri a Roma, nella sede del Ministero dello sviluppo economico, e che è stata presieduta dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Al confronto hanno preso parte la presidente Catiuscia Marini e l´assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi, per la Regione Umbria; il presidente Feliciano Polli, per la Provincia di Terni; il sindaco Leopoldo Di Girolamo e l´assessore allo Sviluppo economico Sandro Piermatti, per il Comune di Terni. "È vero che le regole attuali dell´Unione Europea non sono adeguate perché hanno in parte compromesso la validità del piano di Outokumpu - affermano i cinque rappresentanti delle istituzioni - ma è inaccettabile che in questa fase, con tempi indefiniti, non si possano avere elementi di conoscenza soprattutto riguardo ai piani industriali presentati dai soggetti che hanno presentato offerte di acquisto. Allo stesso tempo, non possiamo permettere che il sito di Terni, primo impianto in Italia per capacità installata e tra i più importanti in Europa per la produzione di acciai speciali, un sito strategico per l´industria siderurgica e per l´economia dell´Umbria e di tutto il Paese, rischi di perdere la sua strategicità". "Non è ammissibile che prosegua un processo di indebolimento progressivo delle Acciaierie di Terni e delle sue capacità produttive, del suo valore industriale - aggiungono - Condividiamo le preoccupazioni espresse oggi anche da tutte le organizzazioni sindacali e dei lavoratori, così come apprezziamo che il Governo si sia assunta la responsabilità di gestire ai massimi livelli questa vicenda. Condividiamo, pertanto, anche la precisa richiesta del Presidente del Consiglio dei ministri contenuta nella lettera inviata al Presidente della Commissione europea Barroso e al commissario alla Concorrenza Almunia, con la quale si invita la Commissione a definire una proroga della procedura di cessione dell´Ast di Terni in tempi stretti e, soprattutto, in funzione del miglioramento delle offerte di acquisto per ciò che riguarda in primo luogo il piano industriale dell´acquirente e la necessità che dia garanzie per il futuro del sito integrato di Terni". "È stato ricordato che non sono solo sei mesi che l´Ast vive in questa incertezza - proseguono i rappresentanti delle istituzioni umbre - ma oltre un anno e mezzo, da quando Thyssenkrupp decise la cessione dell´Ast. Questa situazione sta danneggiando la capacità industriale e produttiva del sito umbro e c´è il rischio che il ruolo di Ast ne esca impoverito rispetto al suo ruolo internazionale e venga relegato nell´esclusivo mercato italiano". "Più che guardare all´aspetto economico delle offerte degli acquirenti - sottolineano Marini, Riommi, Polli, Di Girolamo e Piermatti - siamo interessati ad avere informazioni e garanzie rispetto al loro profilo industriale. Le Istituzioni inoltre si riservano comunque la possibilità che la procedura di cessione, come prevedono i Trattati dell´Unione, venga gestita direttamente dalla Commissione Europea. Il rischio da evitare, infatti, è che il sito integrato di Terni, assolutamente sano economicamente, non sia più parte di un gruppo industriale di livello internazionale e adeguato alle sue capacità e venga ridimensionato nelle sue funzioni e capacità di mercato. Riteniamo - concludono - che questo sia non solo un interesse prioritario per l´Umbria, ma anche per l´Italia e l´economia di tutto il Paese".  
   
 

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