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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Marzo 2007
 
   
  ZONA EURO: GUAI A SEDERSI SUGLI ALLORI

 
   
  Bruxelles, 6 marzo 2007 - Lo scorso mercoledì e giovedì a Bruxelles il Parlamento europeo è stato teatro della due giorni di dibattito e approfondimento sulla zona euro. Dalla conferenza annuale, che ha visto confrontarsi eurodeputati e deputati nazionali, è emersa chiara la necessità di una rafforzata cooperazione politica e di riforme strutturali all´interno della zona euro. "Tutti gli Stati membri alla fine cercheranno di adottare l´euro", ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering. Al parterre de roi che ha preso parte alla conferenza, incentrata principalmente su come bilanciare crescita economica, bassa disoccupazione e inflazione, seguendo una rigorosa disciplina di bilancio, il presidente della Banca centrale europea Jean-claude Trichet, il commissario europeo Joaquin Almunia e il vincitore del premio Nobel, l´economista Joseph Stiglitz. "Il progetto dell´euro è una storia di successo, ha affermato Pöttering, anche se molta gente al principio non ci credeva". La zona euro è infatti la seconda economia al mondo, con 12 milioni di nuovi posti di lavoro creati, rispetto ai 3 milioni di nuovi lavori espressi negli otto anni precedenti l´introduzione della moneta unica. Nel 2006, l´Unione europea ha messo a segno la miglior performance in termini di crescita economica dal 2000, ottenendo una percentuale del 2,7%. Da notare che nel 2006, pur in presenza dell´aumento del prezzo del petrolio, l´´inflazione è scesa al 2,2% e la disoccupazione al 7,5 %, mentre nel 2005 si era attestata all´8,4%. "L´euro si è imposto come economia credibile" Joseph Stiglitz, professore di economia all´Università statunitense Columbia, si è congratulato con l´euro affermando che "si imposto come economia credibile", pur ammonendo i presenti che "la globalizzazione economica è avanzata molto più velocemente di quella politica". "Pur in presenza di numeri positivi, ha ribadito Stiglitz, la crescita all´interno della zona euro non ha raggiunto i livelli attesi, e ciò per colpa di un´eccessiva attenzione al contenimento dell´inflazione. " Anche il commissario europeo Almunia, dopo aver elogiato l´euro, affermando che "l´Europa attraversa un ciclo economico favorevole grazie alle riforme degli anni scorsi e agli sforzi di consolidamento di bilancio", ha lanciato uno sguardo al futuro prossimo. "Questa storia di successo, ha ammonito, ha bisogno di nuova linfa, con buona governance per la zona euro, riforme strutturali nel mercato del lavoro, dei servizi e dei beni, per garantire condizioni migliori in termini di qualità e prezzo per i consumatori". Puntare su riforme strutturali Il presidente della Banca centrale europea Jean-claude Trichet, ha anch´egli messo in guardia dalla necessità di puntare su riforme strutturali, come "il completamento del mercato unico e in particolare quello dei servizi, aumentando la flessibilità del mercato del lavoro e la mobilità dei capitali". Parlando della Slovenia, ultima arrivata in termini temporali nel club dell´euro, Trichet ha chiesto non solo maggiore coordinamento politico ma anche "la rimozione delle restrizioni alla forza lavoro all´interno della zona euro. " È la volta di Cipro e Malta? L´eurodeputata francese Pervenche Berès (gruppo socialista), presidente della commissione parlamentare economica, e co-moderatrice della due giorni, assieme alla collega Edelgard Bulmahn, presidente della commissione parlamentare economica del Bundestag, ha sottolineato come l´adozione della moneta unica "non abbia dissipato le divergenze in tema economico fra gli Stati membri. " Lo scorso 26 febbraio, seguendo le orme di Cipro, anche Malta ha si è ufficialmente proposta per l´adozione dell´euro nel 2008. Il tentativo della Lituania di adottare la moneta unica nel 2007, era invece fallito lo scorso giugno. Dopo l´ingresso della Slovenia lo scorso 1° gennaio, è salito a 13 il numero dei paesi della zona euro. .  
   
 

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