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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Giugno 2013 |
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PATTO DI STABILITÀ VERTICALE INCENTIVATO: REGIONE RIPARTISCE “SPAZIO FINANZIARIO” DI 50 MILIONI DI EURO TRA LE 7 PROVINCE E 469 COMUNI VENETI
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Venezia, 4 giugno 2013 - Con un decreto del presidente della
Regione del Veneto, Luca Zaia, è stato ripartito il 31 maggio il plafond a
disposizione per il Patto verticale incentivato 2013, secondo quanto previsto
dalla Legge di Stabilità.
“Esprimo soddisfazione per
il raggiungimento di questo obiettivo – spiega l’assessore al bilancio e agli
Enti locali, Roberto Ciambetti –, pur nella consapevolezza che il margine di
manovra che riusciamo a offrire a Province e Comuni è purtroppo limitato. Ma
posso anticipare che una nuova ripartizione tra gli Enti locali veneti per
complessivi 30 milioni di euro di ulteriore ‘spazio finanziario’ sarà definita
entro la fine del prossimo giugno se l’emendamento che abbiamo proposto in sede
di Conferenza Stato-regioni sarà accolto dal Parlamento”.
“Già con questa prima
tranche – prosegue Ciambetti – consentiremo a numerose amministrazioni locali
di effettuare pagamenti che altrimenti sarebbero rimasti bloccati, immettendo
nuova liquidità nel sistema economico e onorando finalmente gli impegni assunti
con aziende che attendevano la loro corresponsione per opere e lavori già
eseguiti”.
Con una deliberazione del 3
maggio scorso, la Giunta veneta, sulla base delle intese definite in sede di
Conferenza permanente Regione-autonomie Locali, ha messo a disposizione un
plafond complessivo di 50 milioni di euro, di cui euro 37,5 a favore dei Comuni
e 12,5 a favore delle Province. La Regione, verificata la regolarità delle
domande, che dovevano pervenire entro il termine del 17 maggio scorso, e
l’esistenza dei requisiti di virtuosità degli Enti richiedenti, ha accertato la
validità delle richieste avanzate dalle sette Province e da 469 Comuni veneti.
In applicazione dei criteri
di riparto, sono stati individuati i seguenti 5 plafond:
plafond a favore delle sette Province, di importo pari a 12,5
milioni di euro (la richiesta complessiva di spazi finanziari, in base alle
domande utili pervenute, era di oltre 96 milioni di euro);
plafond a favore di un Comune che ha attestato di trovarsi in
stato di criticità o di emergenza, determinato da contenziosi definiti con
provvedimenti giudiziari o con lodo arbitrale, per un importo di 29 mila euro;
plafond a favore di 413 Comuni, tra i 1.000 e 15.000 abitanti,
per un importo di 26 milioni e 221 mila euro (la richiesta era di oltre 298
milioni di euro);
plafond a favore di 49 Comuni, tra 15 mila e 50 mila abitanti,
per un importo di 7,5 milioni di euro (la richiesta complessiva era di oltre
117 milioni di euro);
plafond a favore di 6 Comuni con più di 50 mila abitanti, per un
importo di 3 milioni e 750 mila euro (la richiesta era di oltre 143 milioni di
euro).
Gli Enti locali beneficiari,
quindi, sono autorizzati a peggiorare il proprio obiettivo relativo al Patto di
stabilità interno 2013 nei limiti della quota loro assegnata ed esclusivamente
al fine di favorire i pagamenti dei residui passivi in conto capitale in favore
dei creditori.
La Regione, dal canto suo,
ha dovuto rideterminare i propri obiettivi programmatici riducendoli di 50
milioni di euro, prevedendo, inoltre, che Anci e Upi regionali effettuino, con
il coordinamento regionale, il monitoraggio sull’effettivo utilizzo del plafond
concesso.
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