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Notiziario Marketpress di Martedì 06 Marzo 2007
 
   
  BPU BANCA RENDE NOTI I PRINCIPALI DATI DI PRECONSUNTIVO RELATIVI ALL’ESERCIZIO 2006

 
   
  Bergamo 6 marzo 2007 – Bpu rende noti i principali dati di preconsuntivo relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2006 (non sottoposti a revisione contabile). Tali dati indicano un progresso dell’utile d’esercizio al netto degli elementi non ricorrenti del 27% circa, conseguito grazie al forte sviluppo dei volumi intermediati con la clientela, alla crescita dei proventi, al contenimento dei costi e all’ulteriore miglioramento nella qualità del credito. L’analisi degli aggregati patrimoniali al 31 dicembre 2006 evidenzia una significativa crescita della ricchezza finanziaria complessiva (raccolta diretta + raccolta indiretta), incrementatasi del 9% circa a 111,7 miliardi di euro rispetto ai 102,3 di fine 2005. La raccolta diretta risulta in aumento dell’11,4% a oltre 55 miliardi di Euro, grazie al progresso della componente “debiti verso la clientela”, salita dell’ 8% a circa 31,7 miliardi di Euro, e al contributo delle nuove emissioni sui mercati internazionali nell’ambito del programma Emtn, quasi raddoppiate a 6,4 miliardi rispetto ai 3,7 del 2005. Prosegue il trend favorevole del risparmio gestito, che mantiene ritmi di crescita pressoché doppi rispetto a quelli stimati di sistema, registrando un incremento del 9% circa a 33,4 miliardi di euro. Sostenuto anche l’andamento del risparmio amministrato, cresciuto del 4,7% a oltre 23 miliardi di euro. Gli impieghi evidenziano in ragione d’anno un incremento dell’11,4% da 47,3 a 52,7 miliardi di euro (+11,2% a livello di sistema) e risultano in particolare accelerazione nel quarto trimestre (+5,8% rispetto a settembre 2006). Risulta confermata l’elevata qualità del credito, con un rapporto sofferenze nette /impieghi netti pari allo 0,66% (0,95% al 31 dicembre 2005), il livello più basso raggiunto dal Gruppo dalla data di costituzione e tra i migliori a livello di sistema (1,4% la media di sistema). L’andamento favorevole delle variabili patrimoniali si è riflesso nei risultati economici dell’esercizio. Le principali componenti dei ricavi ordinari, legate all’attività di intermediazione, hanno registrato uno sviluppo sostenuto, con un margine d’interesse cresciuto di oltre il 5% a 1. 615 milioni di euro (oltre il 9% a livello di aggregato banche rete) e commissioni nette, pari a circa 833 milioni di euro, aumentate del 7% circa - e del 7,5% al netto di componenti non ricorrenti - rispetto ai 779,5 milioni conseguiti nel 2005. I proventi operativi si sono complessivamente attestati a oltre 2. 765 milioni, con una crescita del 4,7% circa rispetto ai 2. 642 milioni del 2005, confermata anche al netto di elementi non ricorrenti (+5%). Gli oneri operativi hanno evidenziato un modesto incremento del 2% circa a poco più di 1. 570 milioni, essenzialmente attribuibile a maggiori spese amministrative e ammortamenti su attività materiali e immateriali, mentre il costo del personale risulta sostanzialmente in linea con il dato 2005. Al netto degli elementi non ricorrenti, che hanno avuto effetti soprattutto nel 2005, il costo del personale risulta in leggera crescita dell’1,8% principalmente a motivo degli accantonamenti legati agli attesi rinnovi contrattuali e dei maggiori oneri legati al sistema incentivante, direttamente proporzionali alla crescita dei ricavi, significativamente superiore alle attese. Per effetto della crescita dei proventi e del contenimento degli oneri, il risultato della gestione operativa ha potuto registrare un incremento dell’8% circa, confermato anche al netto degli elementi non ricorrenti. Risultano in forte riduzione le rettifiche nette di valore su crediti, che hanno registrato una contrazione superiore al 30% rispetto al 2005, consentita dall’elevata qualità del credito. Il costo del credito si è attestato a circa 29 punti base, in netta diminuzione rispetto ai 47 punti base registrati nel 2005. L’esercizio ha beneficiato di “utili della cessione di investimenti e partecipazioni e da attività in via di dismissione” per importi nettamente inferiori a quelli del 2005 (-175 milioni di euro rispetto al 2005). I 66 milioni di euro registrati nel 2006, principalmente correlati all’earn-out di Prudential, si confrontano infatti con gli oltre 241 milioni registrati nel 2005, che comprendevano tra l’altro i proventi della cessione della controllata Carifano. Nonostante il forte impatto dei minori “utili della cessione di investimenti e partecipazioni e da attività in via di dismissione”, l’utile netto d’esercizio per il 2006 risulta, in base alle indicazioni di preconsuntivo, nell’intorno di 640 milioni di euro, sostenuto dall’evoluzione fortemente positiva della gestione ordinaria, che ha fatto registrare un utile d’esercizio al netto delle componenti non ricorrenti di oltre 510 milioni di euro, in crescita del 27% circa rispetto al 2005. .  
   
 

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