|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
|
|
|
|
|
IL WELFARE MEDITERRANEO E’ UN SISTEMA CHE VA CAMBIATO
|
|
|
|
|
|
Trento, 5 giugno 2013 - L’italia è una nazione dove non si produce e
non si cresce. Dove i salari reali sono stagnanti dagli anni Novanta. In
compenso però si invecchia e la disuguaglianza socio economica non è bilanciata
dall’efficienza di mercato. Nel resto dei Paesi mediterranei (Spagna, Grecia e
Portogallo) le cose non è che vadano poi meglio. Imputato numero uno è il
modello di welfare a cui appartengono. Un modello che si caratterizza per una
“doppia distorsione” a favore della spesa pensionistica e per la sovra
protezione degli Insider sul mercato del lavoro. Cambiare le cose però si può.
E a dare una mano potrebbero essere le donne e la Danimarca. A discuterne Paolo
Barbieri, docente del dipartimento di Sociologia di Trento; Chiara Saraceno,
Honorary yellow al Collegio Carlo Alberto di Torino e Stefani Scherer, docente
presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di
Trento.
Il welfare mediterraneo ha
però un altro paradosso oltre alla "doppia distorsione". Ha
privilegiato i trasferimenti monetari rispetto ai servizi senza essere efficace
nei suoi trasferimenti, senza salvaguardare molti cittadini dalla povertà. E´
vero che, in Italia ad esempio, c´è una sovra protezione degli anziani ma
l´incidenza della povertà dei pensionati è più alta rispetto alla media europea
e questo perché si danno tante piccole pensioni. L´italia poi è uno dei pochi
Paesi dell´Eu, compresi i nuovi membri, che non ha introdotto una misura di
reddito minimo. Poco o nulla è stato fatto anche nel settore dei servizi e per
i nuovi rischi sociali (conciliazione lavoro/maternità, disabilità). Ci si
affida ancora troppo alla solidarietà famigliare. L´avvento della moneta unica
e l´impossibilità di continuare con le politiche monetarie basate sulla
svalutazione hanno mostrato in modo lampante come il welfare mediterraneo non
possa più essere ritenuto un sistema valido. Quello che ancora non è stato
capito nei paesi Mediterranei, ed in particolare in Italia, è che serve un
modello simile a quello della Flexsecurity danese in grado di accompagnare una
transizione a un´economia flessibile, dei servizi. Altra via di salvezza è
quella di aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro. I
vantaggi? Riduzione della disuguaglianza economica, diminuzione dei rischi di
povertà e maggior fecondità.
Web: http://www.festivaleconomia.it/
Twitter: @economicsfest
Facebook: www.Facebook.com/festivaleconomiatrento
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|