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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Giugno 2013
 
   
  L’EFFETTO OMBRA DELLA BANCA CENTRALE

 
   
  Trento, 5 giugno 2013 - “Le Banche centrali hanno deciso di intervenire in tempo di crisi. Si assumono e si sono assunte la responsabilità di intervenire e dunque anche di prevenire la crisi” riporta il professore Perry Mehrling, direttore dei programmi formativi dell’Institute for New Economic Thinking. Questo fa sì che siano proprio le banche ad avere un ruolo centrale nella nostra economia. Ora, però, a distanza di cento anni l’economia è cambiata: “La Fed, la Banca centrale americana - precisa il professore Perry Mehrling su stimolo del giornalista de La Tribune, Frank Paul Weber - ha preso determinate decisioni che forse non prenderebbe più, ma che apparivano necessarie in tempi di crisi”. La realtà nella quale viviamo oggi è una realtà globalizzata, e nel mercato odierno un ruolo fondamentale lo svolgono le banche ombra (Shadow banking). Si tratta, sostanzialmente, di un sistema che svolge importanti funzioni nel panorama finanziario creando, per esempio, alternative a investitori e depositi bancari. “In questo sistema – prosegue il professore Mehrling - il capitale dell’investitore si trova nelle mani del gestore del patrimonio e sono loro ad assumersi tutti i rischi”. Questi operatori hanno acquisito un ruolo di fondamentale importanza nel sistema economico: “Sono istituzioni che cercano un utile e che di conseguenza devono proteggersi mettendo in atto diversi meccanismi finanziari che vanno a influire sulle banche”. Come dovrebbero comportarsi, di conseguenza, le banche? “Dovrebbero sostenere l’intero mercato di capitali, vale a dire anche questi operatori – aggiunge il professore Mehrling – perché sono istituzioni importanti del mercato che possono aiutarci ad uscire dalla crisi. Per esempio la Fed qualche hanno fa ha portato un’innovazione, ha cercato di far funzionare anche i mercati ombra evitando di peggiorare la situazione economica”. Appare, perciò, necessario comprendere che è necessario creare un coordinamento delle banche centrali, delle cosiddette C5 ( Banca centrale del Giappone, dell’Europa, degli Stati Uniti, del Regno Unito e Svizzera): “Un coordinamento centrale – conclude il professore Mehrling – che garantirebbe stabilità al sistema monetario e consentirebbe a questo sistema ombra di uscire completamente allo scoperto”. Non si deve, sostanzialmente, cercare di bloccare dei meccanismi nati spontaneamente durante gli anni di crisi, come le banche ombra, bensì comprenderli e cercare di proteggerli attraverso un meccanismo di coordinamento globale. Le banche, infatti, come detto da Mehrling, si sono assunte la responsabilità d’agire in tempi di crisi e questa appare “la strada giusta da intraprendere”.  
   
 

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