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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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IL NUOVO FORMAT “CINECONOMIA” APRE CON I DANNI DEI LOBBISTI
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Trento, 5 giugno 2013 - Il
primo appuntamento del format "cineconomia", tra le novità
dell’ottava edizione del Festival del´Economia, ha riproposto sul grande
schermo la pellicola “Thank you for smoking”, opera prima del regista Jason
Reitman del 2005. A presentare la nuova sezione, ideata per offrire spunti di riflessione sui
temi economici attraverso la narrazione cinematografica, il suo curatore Marco
Onado, docente presso la Bocconi di Milano. Il pubblico ha accolto con
entusiasmo la novità, riempiendo fino all’ultima poltrona la sala del cinema
Modena che ha ospitato la proiezione.
L´opera di Reitman,
affrontando la tematica delle attività delle lobbies statunitensi, permette
allo spettatore una riflessione sulla "sovranità" che appartiene ad
ogni cittadino nel compiere le proprie scelte di vita.
Cineconomia ha proposto nel
suo primo appuntamento “Thank you for smoking” di Jason Reitman. Aaron Eckhart
interpreta Nick Naylor, professione lobbista, uomo impegnato ad avere successo
nel lavoro e allo stesso tempo ad essere un buon esempio per il figlio. Marco
Onado, curatore del nuovo format, ha spiegato al folto pubblico la ragione per
la quale è nata questa sezione: il cinema, attraverso la finzione, ci propone
storie di persone e del loro rapporto con la società, storie che
inevitabilmente hanno a che fare con il sistema economico. Diviene quindi uno
strumento utilizzabile per comprendere meglio la realtà economica che ci
circonda. L’opera di Reitman, dedicata al tema delle lobby del tabacco, delle
armi e dell’alcool di cui sono ben noti i danni nella società contemporanea,
pone una riflessione sul concetto di “sovranità” del singolo cittadino rispetto
alla possibilità di scegliere le proprie azioni, poiché l’attività dei lobbisti
mette dei tarli nella nostra capacità decisionale e quindi anche nella nostra
sovranità come consumatori. I lobbisti, ha affermato Onado, sono come “gli
inquinatori che modificano l’atmosfera che respiriamo, realtà terribilmente
difficili da contrastare”, tuttavia non impossibili da sconfiggere. Il film,
infatti, insistendo sull’importanza del ruolo individuale, ci incoraggia a
ritrovare in noi stessi la capacità di essere i veri artefici delle nostre
scelte.
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