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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Giugno 2013
 
   
  A NAPOLI DECOLLA AMBULATORIO DERMATOLOGICO PER MALATI DI CANCRO. PROF.SSA GABRIELLA FABBROCINI, UNIVERSITÀ FEDERICO II: ”IN UN ANNO DI ATTIVITÀ GIÀ ASSISTITI PIÙ DI 150 PAZIENTI”

 
   
  Dati sempre più significativi suggeriscono che la percentuale di sopravvivenza del paziente oncologico è strettamente legata anche all’atteggiamento che questi ha verso la propria patologia. Studi approfonditi di psicologia hanno evidenziato come lo stato d’animo dei malati di cancro, già messo a dura prova dalla malattia, risenta fortemente dello stress e della sofferenza a cui va incontro. “Oggigiorno la sinergia tra diagnosi precoce e associazione di diverse terapie nonché la personalizzazione della loro terapia chirurgica, radiante, chemioterapia, applicate in tempi diversi, ma altrettanto spesso contestuali tra loro - dichiara la Dott.ssa Fabbrocini - hanno ridotto la mortalità in maniera significativa.” A tal proposito la sezione di Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico Ii”, diretta dal prof. Fabio Ayala del dipartimento di medicina Clinica e Chirurgia, su impulso della Prof.ssa Gabriella Fabbrocini, ha attivato da maggio 2012 un ambulatorio di accudimento dermocosmetologico ed endocrinologico al paziente in chemioterapia. Tale ambulatorio, che ha lo scopo di creare una rete di assistenza integrata ai pazienti oncologici, rientra in un progetto più ampio che si chiama “Il Corpo Ritrovato”. Patrocinato dal Ministro delle Pari opportunità e della Lilt, è nato per affiancare tutti gli specialisti nel gestire un paziente oncologico da un punto di vista dermatologico al fine di tracciare una strada di qualità di vita, salute e bellezza per coloro che possono incontrare o di fatto incontrano il tumore, rappresentando un’ulteriore importante ausilio per i pazienti affetti da tale patologia. Sull’iniziativa è stata costruita, poi una proficua collaborazione scientifica con il Dipartimento di Dermatologia della Miller School University di Miami, che si è concretizzata in un vero e proprio protocollo d’intesa rinnovato anche quest’anno. L’ambulatorio diretto dalla Prof.ssa Fabbrocini e sotto la guida del primario Prof. Giuseppe Monfrecola in un anno di attività ha già dato assistenza a più di 150 pazienti. Tra le manifestazioni più frequenti si registrano l’alopecia (60%), il rash follicolare (90%) dei pazienti in trattamento con (Egfri), ma soprattutto secchezza delle mani e della cute del corpo nonché spacchi, ragadi, forme che impediscono le normali attività quotidiane, macchie scure e accentuazione di fenomeni di rosacea e granulomi periungueali, dolorosi al punto tale da rendere impossibile la deambulazione. “Il primo ambulatorio congiunto ci consente di poter dare - spiega la Prof. Gabriella Fabbrocini - una risposta alla richiesta di non trasfigurare il proprio corpo. Sappiamo infatti che la chemioterapia provoca la caduta di capelli e di unghie, rash cutanei, aumento del peso, alterazioni tiroidee, la possibilità dunque di intervenire su tali problematiche nonché la possibilità di prevenirle attraverso una stretta interazione con gli oncologi, ci consente di dare una risposta immediata al paziente.” Tutti i mercoledì la dr.Ssa Gabriella Fabbrocini e la dr.Ssa Annamaria Colao, sezione di endocrinologia della Federico Ii, con un equipe di specialisti e studenti visitano e danno accoglienza ai pazienti in chemioterapia con problematiche dermatologiche e endocrinologiche. “Accanto alla gestione dei pazienti oncologici, questo ambulatorio dedicato - commenta la dermatologa - è anche fonte per medici, ricercatori e studenti, di spunti di ricerca finalizzati ad una sempre maggiore conoscenza dei meccanismi alla base degli effetti cutanei di questi nuovi trattamenti, e di conseguenza ad una migliore cura degli stessi, avendo come fine ultimo la gestione ottimale dei pazienti che ad esso si affidano.” “Non perdere il controllo e la percezione del proprio corpo in un momento così difficile, continuare a curarsi sotto la tutela di specialisti seri e competenti, mantenere un buon margine di autostima e compiacimento, aiuterà a farcela.” - conclude Gabriella Fabbrocini. Drive-in del botox: all’estero è boom di interventi, ma in Italia… In Svizzera si stanno moltiplicando a vista d’occhio e anche in altri Paesi, in Europa come in Brasile, stanno invadendo i centri delle principali città. Li chiamano botoxwalk-in, una sorta di drive-in del botox dove farsi iniettare le punturine ringiovanenti tra una pausa pranzo e l’altra. Da New York a Berlino, passando da Parigi a San Paolo in Brasile fino a Zurigo e Ginevra i saloni di bellezza aprono le porte ai clienti che chiedono una puntura di botulino senza bisogno di prendere appuntamento. Un fenomeno che sta prendendo piede anche in Italia, dove l’uso facile del botox spinge i chirurghi estetici alla prudenza. Il dr.Alfredo Borriello, direttore dell´unità operativa di Chirurgia plastica all´Ospedale Pellegrini di Napoli, infatti avverte: "E´ vero che un´iniezione non lascia gonfiori o rossori e che si può tornare subito in ufficio – argomenta il dr. Borriello - ma il botox è comunque una tossina che va iniettata con criterio, dopo aver fatto una corretta anamnesi. È sempre meglio quindi non sottoporsi a trattamenti di questo tipo in centri non specializzati e a mani poco esperte". Ilrischio? "Ritrovarsi con parti del volto asimmetriche, occhi che si chiudono, gonfiori strani, paresi...”. Secondo il dr. Borriello, la differenza sta nella qualità della tossina: “Particolarmente dannose sono quelle in polvere o fabbricate in Corea o in Cina: sono di pessima qualità e si trovano facilmente anche su Internet”.e le mani? Per ridare vitalità alla pelle delle mani il dr. Alfredo Borriello consiglia la tecnica dei fattori di crescita piastrinici associata al Lipofilling. Dopo un prelievo, il sangue viene centrifugato. Le piastrine che contengono fattori di crescita tessutali vengono isolate e miscelate con il grasso prelevato da qualsiasi altra zona del proprio corpo. Questo mix permette di riempire le mani scarne e stimolare la pelle stessa a rigenerarsi fino a renderla più tonica, elastica, turgida, fresca e giovane. I risultati sono visibili dopo un paio di settimane dalle iniezioni  
   
 

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