|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
|
|
  |
|
|
MEDICI SENZA FRONTIERE: IL MERCATO HA FALLITO NEI CONFRONTI DEI POVERI
|
|
|
 |
|
|
Trento, 6 giugno 2013 - Costituita 42 anni fa da medici, e
giornalisti, con lo scopo di prestare assistenza umanitaria a coloro che si
trovano in difficoltà, Medici Senza Frontiere in questi ultimi anni si trova di
fronte a una doppia sfida, come ha spiegato Unni Karunakara, presidente internazionale dell´associazione, al Mart di Rovereto
nell´ambito del Festival dell´Economia: "Spesso non riusciamo ad arrivare
alle persone che necessitano del nostro intervento, perché vi è una tendenza
pericolosa nei conflitti in atto che è quella di attaccare anche le
organizzazioni sanitarie. Inoltre non riusciamo ad applicare la terapia giusta
e questo perché il mercato ha fallito, è venuto meno alle proprie
responsabilità nei confronti dei poveri". In molte parti del mondo ci sono
infatti malattie che colpiscono solo i poveri, malattie che invece non si
vedono in Europa o in America, ma: "Non c’è ragione per cui le case
farmaceutiche - ha proseguito Karunakara - facciano ricerca e sviluppo su
questi farmaci, perché non c’è profitto".
Ad introdurre il presidente
Karunakara vi era il giornalista Pietro Veronese, che ha evidenziato proprio
questa crescente negazione, nei conflitti, dello spazio di neutralità, che
ormai ha fatto venir meno il detto "non si spara sulla croce rossa".
Veronese ha anche messo in luce il recente concetto di "responsabilità di
proteggere" che dovrebbe essere uno dei principi guida delle azioni
internazionali: "Nel 2005 il concetto di ´responsibility to protect´ ha
avuto un riconoscimento dalle Nazioni Unite che hanno affermato come in
presenza di crimini di guerra, genocidio, pulizia etnica le nazioni abbiano la
responsabilità di intervenire, ignorando l´eventuale sovranità dello
stato". Ma su questa strada c´è ancora molto da fare, anche perché:
"Manca una chiarezza - ha spiegato a questo proposito Unni Karunakara -
ovvero non si sa come e quando intervenire".
A fianco del presidente di
Medici Senza Frontiere anche Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell´Aseri -
l´alta scuola di economia e relazioni internazionali e professori alla
Cattolica, che ha elogiato il Mart - "pur essendo veronese non avevo mai
visto questo posto, è bellissimo" - prima di affrontare l´argomento dei
conflitti nei quali è coinvolta l´organizzazione: "In tempi recenti sono
drammaticamente aumentate le guerre civili, anzi si può dire che praticamente
tutti i conflitti in cui siamo stati coinvolti negli ultimi 20 anni siano state
guerre civili internazionalizzate. È cambiata la natura della guerra, il suo
scopo e i teatri periferici sono sempre di più. Dal punto di vista militare
l´Occidente è ancora il signore della guerra, ma il paradosso è che questi
conflitti non producono più i risultati che producevano un tempo".
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|