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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Giugno 2013
 
   
  SEMINERIO: TIRARE LA CINGHIA POTREBBE ESSERE INUTILE

 
   
  Trento, 6 giugno 2013 - L´economia italiana rischia il collasso e attingere massicciamente dalle tasche dei cittadini non è la soluzione per uscire dalla crisi. L´ennesima stagione del "rigore", inaugurata dal governo Monti sotto la pressione di un´Europa dietro la quale vi sono le ansie e le reticenze della Germania, e l´eccessivo prelievo fiscale non sono altro che un palliativo già visto in passato che non ha portato a nessun beneficio. Una cura letale che non solo aggrava la malattia, ma la rende pericolosamente contagiosa. “Non è attraverso una politica fiscale aggressiva che il nostro Paese potrà rinascere - afferma Mario Seminerio, analista macroeconomico - bensì grazie al lavoro”. Quello di cui l´Italia ha bisogno sono imprese libere dalla rete della burocrazia e della corruzione; un sistema di tassazione che premi chi produce e non chi gestisce una rendita; una visione politica coraggiosa, che sappia mettere in campo riforme autentiche. I sacrifici che il Governo ha chiesto agli italiani potrebbero, insomma, rivelarsi inutili. Se poi l´austerità, sostiene l´autore de "La cura letale" (Bur Rizzoli), è perseguita simultaneamente in tutti i paesi europei, i suoi effetti di depressione delle economie si amplificano e la crisi si avvita su se stessa. Come uscire allora da questa impasse? La strada maestra, suggerisce il curatore del blog phastidio.Net, è quella di una maggiore integrazione europea. Un´integrazione dei sistemi bancari, con un´unica autorità di sorveglianza ma soprattutto una maggiore integrazione fiscale. E´ arrivato il momento di dare una svolta politica all´unione monetaria che, da sola, non rafforza il sistema, ma consolida la crisi. Solo andando verso un´unità federale vera e democratica dell´Unione Europea potremo evitare il tracollo. Solo dando una decisa accelerazione alla creazione degli Stati Uniti d´Europa ci potremo salvare. Ovviamente, sottolinea Seminerio, con tutte le precauzioni e le cautele da prendere per le differenze tra noi europei e gli americani. Tuttavia, nazionalismi e particolarismi sono ancora troppo forti per poter verosimilmente sperare nella soluzione più logica per evitare la rovina più totale. Le prospettive, detto in parole povere, sono tutt´altro che rosee. Il tempo a disposizione, ormai, quasi scaduto.  
   
 

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