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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Giugno 2013 |
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IL MODELLO DEGLI USA POTREBBE SALVARE L’EUROZONA
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Trento, 6 giugno 2013 - La crisi del debito europeo è una brutta
bestia ed è frutto di errori di varia natura, ma se vogliamo uscirne è
necessario che i politici la smettano di sognare soluzioni irrealizzabili e di
interpretarla con approcci sbagliati. Quello che devono fare è tracciare una
diagnosi veritiera, iniziare a gestire il problema, eliminare le macerie e
ricostruire. Charles Wyplos, professore di Economia internazionale al Graduate
Insistute of International of Development Sudies a Ginevra, lo dice chiaro e
tondo: “Rimettere a posto l’area dell’Euro è possibile ma sono scettico che i
Paesi interessati siano pronti a farlo”. Eppure di escamotage ce ne sono, e
anche molti. Come guardare al modello adottato dagli Usa. Niente salvataggi dal
governo centrale e stati completamente indipendenti nella gestione fiscale. Il
risultato? Un debito massimo, nel 2001, del 19,6% contro il 66,9% dei Lander
tedeschi.
Nel 1997 l´Europa ha
commesso un errore madornale di cui la crisi è diretta conseguenza. Ha adottato
il Patto di Stabilità. Un patto che non aveva alcuna speranza di funzionare.
Non solo perché mal concepito, ma perché la sua realizzazione si basava su un equivoco
di fondo: immaginare di poter imporre una disciplina fiscale a Stati sovrani. A
complicare le cose ci si è messa l´austerità di bilancio affibbiata a paesi in
recessione o sul punto di entraci. Un provvedimento che non ha condotto a un
abbassamento significativo di deficit. Basta guardare la Grecia per averne
conferma. La giusta risposta all´azzardo morale, spiega Wyplosz, è predisporre
nuovi strumenti che garantiscano la disciplina di bilancio, senza per questo
rimettere in discussione la sovranità degli stati membri della zona euro. Una
cura possibile potrebbe essere quello di convertire parte del debito in
Eurobond; un´altra quella di rendere i Governi più disciplinati in modo che non
spendano più di quanto raccolgono. Alcuni studiosi suggeriscono invece di
adottare una supervisione bancaria da parte delle autorità nazionali e di
creare una disciplina fiscale. Dulcis in fundo stoppare i salvataggi e
ripudiare parzialmente il debito facendolo assumere alla Bce. "Dobbiamo
gestire gli errori del passato e fare qualcosa di completamente diverso. Solo
così l´euro zona potrà tornare a funzionare come sei anni fa: ossia
brillantemente", ha concluso il direttore dell´Icmb.
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