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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Giugno 2013
 
   
  AIE SOTTOSCRIVE L’APPELLO CHE CHIEDE LA DEDUCIBILITÀ DEL 50% DELLA SPESA PER LIBRI COME “STIMOLO E SOSTEGNO ALL’INDUSTRIA CULTURALE DEL PAESE”

 
   
  Milano, 5 giugno 2013 - L’associazione Italiana Editori (Aie) sottoscrive l’appello promosso dal prof. Enrico Malato del Centro Pjo Raina e fatto proprio da decine tra le più influenti e prestigiose Fondazioni, Accademie e Istituti culturali italiani (dall’Accademia nazionale dei Lincei a quella della Crusca, fino all’Unione accademica nazionale, dalla Casa di Dante fino alla Società geografica italiana – tutto l’elenco è sul sito www.Aie.it “La situazione del libro – e, con essa, della “salute mentale” dei cittadini – non può lasciare indifferente lo Stato – si scrive nel testo dell’appello - come non lo ha lasciato indifferente il problema della salute fisica dei cittadini medesimi, con le iniziative che negli anni si sono venute stratificando per favorirne la tutela. Nello spirito dell’antico motto latino «mens sana in corpore sano», ci permettiamo di proporre che lo Stato (…) voglia prendere un’iniziativa per favorire l’accostamento dei cittadini al libro: quale potrebbe essere una deducibilità dalla denuncia dei redditi di una parte di quanto è stato speso nell’anno per acquisti librari (ad es., si potrebbe prevedere una deducibilità del 50% della spesa documentata per acquisto di libri, entro un minimo di spesa di € 1000,00 e un massimo di € 2000,00; con eventuale incremento del minimo deducibile per i docenti, riconoscendo loro il diritto di “aggiornamento professionale”)”. L’appello - rivolto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri per i Beni Culturali e Ambientali e dell’Istruzione, Università e Ricerca si conclude con l’affermazione che “I sottoscritti confidano che non potranno sfuggire gli elementi di allarme della situazione (…) e la conseguente necessità di un intervento dello Stato mirato a offrire – urgentemente – qualche iniziativa di stimolo e di sostegno all’industria culturale del Paese: presidio irrinunciabile di un’identità nazionale che va tutelata ad ogni costo”.  
   
 

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