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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Giugno 2013
 
   
  TAVOLO VERDE: LA REGIONE CHIEDE STATO DI CALAMITÀ PER AGRICOLTURA UMBRA

 
   
  Perugia - Una lettera urgente al presidente della Commissione politiche agricole Fabrizio Nardone per l´attivazione dello stato di calamità per l´agricoltura umbra e la richiesta che l´argomento sia posto all´ordine del giorno della prossima riunione della conferenza degli assessori regionali all´agricoltura in programma il 13 giugno: è la proposta avanzata dall´assessore regionale all´agricoltura Fernanda Cecchini e accolta dei rappresentanti delle organizzazioni agricole presenti stamani alla riunione straordinaria del Tavolo verde, convocato a Palazzo Donini. La riunione, a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle organizzazioni agricole, è servita per fare il punto sui possibili interventi e sulle strategie necessarie ad affrontare le criticità dovute al maltempo, che su tutto il territorio umbro ha letteralmente messo in ginocchio coltivazioni e produzioni agricole, suscitando la forte preoccupazione degli agricoltori. Anche in sede europea la Regione Umbria si farà promotrice, nel prossimo incontro che si terrà a Bruxelles il 19 e 20 giugno, dello stato di assoluta difficoltà in cui versa il settore, soprattutto per quanto riguarda le misure agroambientali, al fine di evitare la perdita delle risorse stanziate per il comparto. "Insomma una azione a tutto campo - ha detto Cecchini - da portare avanti con fermezza e impegno sia con il Governo nazionale che con la Commissione europea. Nei prossimi giorni - ha aggiunto l´assessore - vanno quantificati il più dettagliatamente possibile i danni subiti, avendo ben presente che non c´è un solo settore agricolo, dai seminativi, ai trapianti, all´ortofrutta, al foraggio che si sia salvato dalla furia degli eventi atmosferici. In questo quadro le semine dei cereali, già tardive a causa del maltempo, hanno subito i colpi devastanti di pioggia e grandine e così la coltura della vite, dell´olio e del tabacco. Dei quasi sei mila ettari vocati a tabacco solo il 20% è stato finora trapiantato ed è quindi facile prevedere le ripercussioni che l´attuale situazione avrà sui raccolti e di conseguenza sui redditi degli agricoltori e sui costi per i consumatori. Sono molti inoltre i terreni dell´Umbria coperti d´acqua, sui quali sarà difficile poter operare in tempi brevi per proseguire con le consuete attività agricole". "E´ infatti dal 1811 - ha proseguito Cecchini - che non si registra una stagione climatica come l´attuale, con la differenza che oggi le precipitazioni si concentrano in modo straordinariamente abbondante in brevi lassi di tempo e non sono spalmate, come in passato, su periodi più lunghi". L´umbria - ha sottolineato - si è dotata, con investimenti consistenti e attraverso la costituzione dell´Ente acque umbro toscano, di strumenti efficaci per far fronte alla siccità e ciò ci ha consentito di accrescere l´azione di bonifica e di guardare con tranquillità alle gestione idraulica dei territori e alla tutela delle aree boscate. Ora il modificarsi del clima ci impone, anche su questo fronte, di adottare aggiustamenti che aiutino a velocizzare il deflusso delle acque dal terreno ed evitare, in molti casi, l´asfissia radicale delle coltivazioni".  
   
 

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