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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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MOLISE: STRUTTURA COMMISSARIALE, L´ORA DELLA CHIAREZZA
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Campobasso, 5 giugno 2013
- «In merito alla situazione attuale
della gestione commissariale regionale, ritengo opportuno e non più rinviabile
fare un po´ di chiarezza così da sgombrare il campo da ogni confusione, anche
la più piccola. Soprattutto per quanto concerne ruoli, compiti e scadenze che
la legge fissa per ciascuno di noi. Tanto per essere espliciti e diretti,
l´incarico per cui il dottor Nicola Rosato era stato nominato dal Governo,
quello cioè relativo ai programmi operativi 2011-2012, è terminato il 31
dicembre 2012. E mai nessuna proroga ha detto il contrario. Questo risulta
dagli atti.
Ricordo, a me per primo, che
con delibera del 21 marzo scorso sono stato nominato commissario ad acta con
l´incarico prioritario di adottare i programmi operativi per gli anni 2012-2013
e di procedere alla loro attuazione. Tale incarico è stato affidato a me e a
nessun altro dal presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i
Ministeri dell´economia e della salute.
Non c´è carta ufficiale,
come non c´è provvedimento formale con i quali il Governo individui il dottor
Rosato o altri nelle vesti di subcommissario. Per questo, non posso firmare
nessun atto predisposto dal dottor Rosato. Sempre per la medesima ragione -
l´assenza di disposizioni del Governo - risulta illegittima la presenza dello
stesso nelle strutture commissariali e regionali. Il dottor Rosato non può
utilizzare risorse e personale della pubblica amministrazione, non può accedere
a atti e documenti interni. Non può percepire compensi, se non facendo correre
a tutti noi il rischio di un serio problema di responsabilità amministrativa e
contabile.
A tali precisazioni, mi pare
doveroso aggiungere un altro aspetto. Il ruolo del subcommissario è di supporto
e ausilio a quello del commissario, non viceversa. Sicché è inaccettabile tutta
una serie di ingerenze registrate a nostro carico da parte del dottor Rosato. A
che titolo l´intera struttura commissariale dovrebbe interloquire con un
subcommissario, non più tale dal 31 dicembre scorso? A che titolo il
subcommissario, non più tale dal 31 dicembre scorso, continua a inviare atti da
lui già predisposti al commissario? A che titolo il subcommissario, non più
tale dal 31 dicembre scorso, richiede con urgenza la ratifica di documenti da
lui stilati?
A tutti noi pare evidente
che il disastroso stato in cui versa la sanità molisana non è attribuibile a
noi, ma a chi c´era prima di noi, il governo regionale e l´allora struttura
commissariale di cui anche il dottor Rosato è stato parte integrante.
Ingiustificate ci suonano le accuse mosse nei confronti del soggetto attuatore.
Come si può tacciare di inadempienza un professionista appena nominato e, tra
l´altro, scelto dallo stesso Rosato?
Di fronte a questo scenario
piuttosto arbitrario, ci riserviamo di attivare ogni azione per individuare le
responsabilità dei singoli, ad ogni livello, per evitare che, ancora una volta,
ricadano sugli incolpevoli cittadini molisani le conseguenza negative di
attività svolte da altri».
Così il presidente della
Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, interviene in merito alle ultime
vicende che hanno coinvolto la struttura commissariale per la sanità regionale.
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